“Il mondo corre troppo veloce: impariamo a praticare la lentezza”. È il consiglio della carmagnolese Mariarosa Gaude che, per “fermare” il tempo, osserva il bello e lo dipinge. Una passione, quella per l’arte, che ha maturato sin da giovanissima e che oggi l’accompagna quotidianamente, come una presenza amica.
“Ho cominciato a dipingere circa 25 anni fa. È stato mio marito a iniziarmi a questa realtà, vedendo in me del potenziale. Così, anche grazie al prezioso aiuto di insegnanti e amici, ho acquisito un bagaglio sostenuto di competenze e, nel contempo, preso consapevolezza delle mie capacità. Avevo intrapreso un nuovo percorso di vita. Ero finalmente felice di esprimermi, di liberare la mia vena creativa”.
Ma l’arte per Mariarosa diventa presto molto di più di una valvola di sfogo. È un rapporto intimo, una necessità. “Quando dipingo – in casa, nel mio laboratorio – non penso a nulla. Mescolo i colori sulla tavola. Mi lascio guidare dall’istinto e traggo ispirazione dal mio vissuto, da vecchi ricordi e antiche storie. Alcune volte, immagino la gente camminare per strada, lungo viali alberati; altre, i bambini giocare sui prati innevati, altre ancora, le mamme scambiarsi pareri sul prossimo acquisto, forse un vestito, forse un paio di scarpe”.
Accanto ai paesaggi, alle vedute urbane, agli edifici e ai monumenti del nostro Piemonte, un vasto assortimento di peonie, di qualsiasi genere e colore: arancioni, rosse, rosa, arricchite da preziose sfumature e ombreggiature, in grado di abbracciare e coinvolgere l’osservatore, invitandolo a entrare anch’egli nella tela.
“Le peonie sono la mia passione. Solitamente prima le fotografo e poi passo a dipingerle, interpretandole secondo i miei stati d’animo. A ciascuna opera assegno quindi un nome diverso, Labirinto, Unione di cuori, Il giardino segreto, Energia. Infine, le conservo tutte assieme, in attesa”.
Una meditazione che spesso si concretizza in mostre ed esposizioni. L’ultima, “Visioni”, ancora visitabile sino al 24 dicembre, in orario 15-19, nel salone di Casa Cavassa, a Carmagnola. “Visioni non è solo l’ennesima mostra, ma un tentativo di avvicinare i carmagnolesi alla vera bellezza, di invitarli a rallentare di fronte a un’esistenza che scorre e passa davanti agli occhi senza chiedere nulla, che si allontana sulla propria strada, silenziosa. È un augurio a prendere il buono di ogni giorno e non lasciarlo andare via”.