È questa la media delle infrazioni del nuovo rilevatore installato sulla provinciale 20. Automobilisti in rivolta
È una cosa che non si era mai vista: code agli uffici postali della città e davanti alla sede dei Vigili Urbani per pagare le multe. Infatti dal 27 dicembre 2019 al 5 febbraio 2020 sono state circa 11.000 le sanzioni che gli automobilisti carmagnolesi e non si sono visti recapitare per il superamento della velocità sulla statale 20 in prossimità dell’ingresso/uscita da e per Carmagnola arrivando da Carignano.
In quel tratto due “occhi elettronici” controllano che i veicoli tra la curva in uscita da Salsasio e la zona delle “Cave Provana” non superino i 70 km orari come previsto dall’art. 142 del codice della strada.
Il dispositivo voluto dall’amministrazione Comunale e dalla Città Metropolitana sta contribuendo in modo consistente a ripianare i bilanci di Comune e Città Metropolitana. Infatti, considerando anche capodanno, sono circa 270 multe al giorno (una ogni 5 minuti) e considerando una media di 100 euro a multa, nelle casse di Comune e Città Metropolitana nei primi 42 giorni dalla sua installazione ha fatto entrare oltre 1 milione di euro. Ed è solo l’inizio.
Facendo la premessa che è giusto sanzionare chi “viola i limiti di legge” sicuramente un pò di buon senso avrebbero permesso di optare per altre soluzioni anche perché, il tratto stradale in cui è stato posizionato non è certamente idoneo a “garantire la sicurezza” in città, senza dimenticare che, per chi si reca a Torino a lavoro in 15 chilometri si troverà a dover incontrare ben 3 postazioni fisse di controllo della velocità.
Ma mentre a La Loggia e Carignano sono state posizionate sulle “tangenziali”, visto che a Carmagnola la tangenziale è ancora un miraggio, l’amministrazione ha pensato bene di posizionarlo su un rettilineo privo di unità abitative (c’è solo la cascina fornace e il distributore) e su cui è proprio difficile mantenere il limite previsto.
La delibera della Giunta è del 7 maggio del 2019 e nel testo si legge come l’amministrazione comunale dopo aver “letto la comunicazione pervenuta da Città Metropolitana di Torino in data 10.10.2018 con prot. 114729, con la quale è stata proposta convenzione per l’installazione e la gestione di postazione fissa per la rilevazione in remoto delle violazioni di cui all’art. 142 del Cds sulla SP 20 del Colle di Tenda e di Valle Roja, nel territorio del Comune di Carmagnola; e letta l’analisi di incidentalità relativa alla SP (…) con cui vengono rilevati parametri incidentali superiori ai valori critici, che si ripetono con serialità nei quinquenni 2010-2014, 2011-2015 e 2012-2016, e che inevitabilmente hanno importanti ricadute sui costi sociali; analizzate le statistiche fornite da Città Metropolitana di Torino, dalle quali si evince che la maggioranza degli eventi ha dinamiche riconducibili alla velocità (tamponamenti e fuoriuscite di strada) ed anche con un solo veicolo, nonché di un sinistro stradale mortale sulla SP 20” ha deciso “di approvare la bozza di convenzione per l’installazione e la gestione di impianto “autovelox” sulla S.P. 20 del Colle di Tenda”, infatti, da maggio ad oggi questa decisione è diventata realtà.
Ma dalla delibera si legge anche che l’esecutivo avrebbe dovuto “dare atto che la presenza dei dispositivi di controllo del traffico in postazione fissa deve essere nota agli utenti della strada, mediante “informazione” data con collocazione, e successiva gestione, a carico della amministrazione comunale richiedente, oltre che della ordinaria segnaletica prevista dal vigente Codice della Strada anche di pannelli segnaletici “dissuasori elettronici di velocità” posti ad adeguata distanza e con l’indicazione del segnale di limite di velocità riportato sul manto stradale (…)”.
Ed è questo che contestano molti automobilisti: su quel tratto di strada è vero che ci sono dei pannelli che avvisano gli automobilisti che verranno ripresi se superano i 70 km orari ma sul manto stradale non vi sono né dissuasori (strisce rumorose) né indicazioni di limiti sul manto stradale. Come mai?
Certamente questo verrà fatto successivamente ma intanto, prendiamo ogni 5 minuti i soldi di una multa e poi vediamo… anche perché come dice il sindaco Gaveglio: “Se uno commette un’infrazione deve assumersi le sue responsabilità”.
Ma non finisce qui. Per i furbetti che evitano il velox passando da San Michele, il sindaco ha posto rimedio. Infatti è stata approvato un progetto denominato “Carmagnola sicura” in cui verranno spesi 290.000 euro per realizzare controlli di accessi alla città di ZTL (zona a traffico limitato) e varchi di lettura targhe. E uno di questi sembra proprio che sarà posto a San Michele e leggerà le targhe di chi transita in zona.
Non si capisce perché, io libero cittadino, debba venir videosorvegliato se transito in una strada comunale in cui è possibile transitare. Comunque sono sicuro che gli amministratori non mancheranno di spiegare questa nuova contromisura che verrà attivata a breve anche perché è solo il primo lotto di telesorveglianza, poi ne arriveranno altri e saremo sempre più controllati da un grande fratello.
Il Centrosinistra è sceso in piazza sabato 15 febbraio per dire la propria contrarietà a questo nuovo velox con lo slogan “Più sicuri? no, solo più poveri”, di cui potete trovare la cronaca e l’intervista a pag. 22.
In linea con il sindaco, Sergio Grosso del Movimento 5 Stelle: “Molto semplicemente dico che…. se tutti rispettassero il codice della strada (e conseguentemente i limiti ed i divieti, giusti o meno) non ci sarebbe bisogno di installare autovelox e telecamere varie per controllare i varchi di accesso alla ZTL. Purtroppo però così non è, almeno qui in Italia, ed allora giusto controllare e sanzionare chi non rispetta quanto previsto dal codice, anche perchè “gli italiani diventano corretti solamente quando vengono colpiti nel portafoglio”… e a nulla serve lamentarsi delle multe, quando poi ci si lamenta che le nostre strade sono diventate dei circuiti di formula uno….. ben vengano quindi i controlli (e le conseguenti multe) per far rispettare quelle leggi di cui spesso ci si dimentica quando si sale in macchina e si diventa piloti che pensano di essere Vettel, Leclerc o Hamilton….. Ripeto, abbiamo delle leggi e non le rispettiamo, e poi ci lamentiamo perchè veniamo multati…. Non lo vedo come “fare cassa”, ma semplicemente come sistemi per far rispettare le leggi che ci sono…. In un paese civile non ce ne dovrebbe essere bisogno, ma …. siamo sicuri di essere un paese civile?”
Una bella domanda, che merita una risposta da parte delle istituzioni e dei cittadini.