Il 10 marzo scorso è entrato in vigore il decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri #iorestoacasa, in merito alle misure di contenimento necessarie a contrastare il diffondersi del virus covid-19. Le misure indicate restano valide sull’intero territorio nazionale, fino al 3 aprile incluso. Il decreto, annunciato in televisione la sera del 9 marzo, rappresenta un’estensione del precedente (8 marzo 2020, art.1), limitato alle aree più colpite, ovvero Lombardia e altre 14 province del nord Italia, tra cui Asti e Alessandria.
Al decreto, si aggiunge inoltre, dall’11 marzo, un ulteriore provvedimento (ultimo DPCM), che annuncia la chiusura di tutte le attività commerciali (negozi, bar, pub, ristoranti, parrucchieri, centri estetici, etc…), esclusi i servizi essenziali alla persona, i supermercati, le farmacie e poco altro. L’adozione di misure più restrittive, almeno fino al 25 marzo, è risultata necessaria in vista del progressivo aggravarsi della situazione, considerata dall’OMS ormai una vera e propria pandemia.
IL TESTO COMPLETO DEL DECRETO È CONSULTABILE QUI
LE PRINCIPALI MISURE (aggiornate al provvedimento dell’11 marzo)
Sospese le attività didattiche. È disposta la sospensione delle attività didattiche ed educative fino al 3 aprile incluso. In particolare, osservano la chiusura scuole, di ogni ordine e grado, università (Uni Tre inclusa), istituzioni ed enti di formazione in genere (professionale, artistica, musicale).
Spostamenti solo se necessari. Tra le varie disposizioni presenti nel DPCM, si specifica che sono da evitare gli spostamenti, a meno che non siano motivati da comprovate ragioni di lavoro, casi di necessità, motivi di salute. Chi si sposta per esigenze motivate potrà presentare ai controlli un‘autocertificazione, che potrà essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di Polizia. Resta comunque il divieto assoluto a spostarsi, senza eccezioni, per le persone sottoposte a quarantena o positive al Coronavirus, rischio sanzioni. Sono da considerarsi esclusi dalla misura il transito e il trasporto merci, e tutta la filiera produttiva.
Sospese manifestazioni, vietati gli assembramenti. Sono sospesi gli eventi in luogo pubblico o privato, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico (eventi di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico) e tutte le manifestazioni organizzate. È inoltre vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.
Cultura e sport “blindati”. Chiusi cinema, teatri, musei, parchi archeologici, archivi e biblioteche. Sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri benessere e termali, centri culturali, sociali e ricreativi.
Chiusura di tutte le attività commerciali e dei mercati. Dal 12 marzo sono chiuse al pubblico anche tutte le attività commerciali al dettaglio e dei servizi di ristorazione. Annullati i mercati, salvo le attività dirette alla vendita dei soli generi alimentari. Fanno eccezione: mense (distanza 1 metro), supermercati (aperti dal lunedì alla domenica), negozi di alimentari, edicole, tabaccai e attività commerciali strettamente necessarie (per la lista completa delle attività concesse si rimanda all’allegato del DPCM, qui di seguito).

Garantite le attività considerate fondamentali. Restano, quindi, garantiti i servizi di prima necessità, bancari, finanziari, assicurativi; i trasporti; la consegna a domicilio; le attività produttive e quelle della pubblica amministrazione. Tuttavia, il decreto raccomanda alle imprese di: adottare modalità di lavoro agile, a distanza, presso il proprio domicilio (smart working), quando possibile; incentivare le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti; sospendere le attività dei reparti non indispensabili alla produzione; assumere protocolli di sicurezza anti-contagio; incentivare le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro.
Comportamenti e responsabilità. Si raccomanda, specialmente ad anziani e persone affette da patologie croniche o con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire da casa se non nei casi di stretta necessità e di evitare i luoghi affollati. Per prevenire il contagio e limitare il rischio di diffusione del Coronavirus è fondamentale la collaborazione e l’impegno di tutti a osservare fondamentali norme igieniche. Ai soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5°) è fortemente raccomandato di rimanere presso il proprio domicilio, contattando il proprio medico curante.
Messe, funerali, matrimoni sospesi, chiese aperte per la preghiera individuale. Nel pieno dell’emergenza coronavirus, la Conferenza Episcopale Piemontese, “nel segno di una comune solidarietà con chi è più provato”, conferma tutti i divieti già precedentemente espressi (sospensione di ogni attività pastorale, riunione o altro, a carattere diocesano, zonale, parrocchiale con relativa chiusura degli oratori o luoghi parrocchiali a questo destinati) e dispone, la sospensione di tutte le celebrazioni delle sante Messe, festive e feriali, le altre celebrazioni liturgiche, riunioni di preghiera e pii esercizi quaresimali. I funerali potranno essere svolti in forma privata con la preghiera di commiato fatta all’aperto, in cimitero. Le chiese saranno aperte unicamente per la preghiera personale.
LA SITUAZIONE SANITARIA
Nuove assunzioni di personale. Da martedì 10 marzo sono iniziate le operazioni di assunzione di nuovi medici, infermieri e operatori socio sanitari per rafforzare la risposta del Servizio sanitario regionale all’emergenza. A questo scopo, presso l’Unità di crisi, è stato istituito un Ufficio acquisizioni risorse umane, che provvederà anche all’attivazione del reclutamento degli specializzandi delle Scuole di Medicina dell’Università degli Studi di Torino e del Piemonte orientale, con le quali è stata predisposta una convenzione.
Resta il pre-triage nei pronto soccorso. L’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, d’intesa con il coordinatore dell’Unità di crisi regionale sul “coronavirus covid-19”, ha confermato il mantenimento presso tutti i Pronto soccorso del Piemonte di tende pneumatiche della Protezione civile per le attività di pre-triage, in modo che gli eventuali casi sospetti di contagio possano accedere a un percorso differenziato, a tutela delle norme di prevenzione che impediscono la diffusione del virus.
Il piano della Regione per i nuovi posti di rianimazione. A oggi sono oltre 200 i posti letto, dotati di caschi di ventilazione, disponibili nelle strutture ospedaliere piemontesi. “Stiamo riorganizzando la rete ospedaliera di emergenza, con l’obiettivo di mantenere i pazienti affetti da Coronavirus sul territorio, avendo in questo modo a disposizione complessivamente un maggior numero di posti letto rispetto alla soluzione dei soli Covid Hospital”. Questo il commento dell’assessore alla Sanità Icardi.
Sospesi interventi chirurgici ordinari. Inoltre, dal 6 marzo risultano sospesi, in Piemonte, tutti gli interventi chirurgici ordinari e gli interventi sanitari che implicano l’utilizzo delle sale operatorie, fatta eccezione per gli interventi chirurgici urgenti, quelli salvavita e quelli di tipo oncologico.
DIAMO I… NUMERI
Numeri utili. La Regione Piemonte ha attivato il numero verde 800.19.20.20 dedicato alle richieste di carattere sanitario sul Coronavirus. Il numero è attivo 24 ore su 24. Il 112 rimane il numero di riferimento per le emergenze sanitarie e altri tipi di emergenze. Per le informazioni generiche sul Coronavirus e sui comportamenti di prevenzione rimane attivo anche il numero verde nazionale 1500. È attivo inoltre il numero verde regionale 800 333 444, che non fornisce informazioni di carattere sanitario, ma risponde ad eventuali richieste di chiarimenti in merito alle ordinanze emesse per il contenimento del contagio da coronavirus. Il numero è attivo da lunedì a venerdì dalle ore 8 alle 20.
Conto corrente regionale per le donazioni. Oltre a ciò, dal 10 marzo è attivo il conto corrente “Regione Piemonte – Sostegno emergenza Coronavirus” (codice Iban UniCredit Group – IT 29 H 02008 01152 000100689275) per raccogliere fondi destinati ad acquistare dispositivi medici e a sostenere le strutture sanitarie regionali, i medici, gli infermieri e tutto il personale che in questi giorni sta combattendo una durissima battaglia per assistere i cittadini piemontesi nella lotta al Covid-19. Localmente, anche le singole Aziende sanitarie stanno organizzando iniziative di solidarietà a sostegno dell’emergenza.
FAQ E DUBBI SUL NUOVO DPCM
Posso muovermi in Italia? È severamente vietato ogni spostamento sull’intero territorio nazionale. Fanno eccezione gli spostamenti, con richiesta di autocertificazione, motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute.
Posso uscire per situazioni di necessità? Solo per comprovate esigenze primarie non rinviabili. Qualche esempio: fare la spesa per sostentamento (quanto più vicini a casa); situazioni famigliari urgenti (congiunti malati); gestione quotidiana degli animali domestici; attività sportiva e motoria all’aperto, purché a distanza di almeno un metro.
Gli spostamenti sono controllati? Sì, tramite posti di blocco da parte delle Forze dell’Ordine, che vigilano sull’osservanza delle regole.
Come devo comportarmi fuori casa? È consigliato evitare gli assembramenti con altre persone e i contatti ad una distanza inferiore a un metro.
Come mi comporto in presenza di febbre oltre i 37,5° e/o difficoltà respiratorie? Resta a casa e contatta il tuo medico curante o pediatra.
La zona rossa esiste ancora? No, le regole sono state estese a tutto il territorio nazionale
Se violo le norme incorro in sanzioni? Sì. Le conseguenze se non osservi le regole sono: arresto fino a 3 mesi o ammenda fino a 206 euro; reclusione da 1 a 12 anni (se sei in quarantena o positivo al virus)
Altre faq su spostamenti, trasporti, uffici e pubblici esercizi, scuola, università, cerimonie, eventi e attività ricreative, turismo, agricoltura sono disponibili QUI
COSA È CAMBIATO E COSA CAMBIERÀ A CARMAGNOLA
Attività sospese. Risultano sospese e/o cancellate secondo le disposizioni indicate dal DPCM (9 e 11 marzo) tutte le manifestazioni in programma per il mese di marzo e i primi giorni di aprile a Carmagnola, tra cui la Fiera di Primavera, il mercantico, gli aperilibri del Gruppo di Lettura, gli spettacoli teatrali della rassegna di “A teatro con Letti di Notte”, le mostre “Questione di stile”, “Essenza donna” e “About Women”, per la Festa della Donna, le conferenze e gli appuntamenti di tante Associazioni carmagnolesi e, in ultimo, Ortoflora & Natura. Chiusi fino al 3 aprile, oltre agli enti di educazione e formazione, anche il Cinema Teatro Elios, i musei del territorio, la biblioteca civica, il Circolo Arci Margot, i centri d’incontro e le bocciofile.
Chiusi bar, ristoranti, attività commerciali in genere. Dal 12 al 25 marzo, chiusi anche bar, ristoranti, attività commerciali. Restano aperti supermercati, negozi di alimentari, farmacie, parafarmacie e le attività produttive considerate essenziali.
Annullati i mercati, escluso quello alimentare del giovedì. Sempre fino al 25 marzo compreso, sono cancellati persino i mercati ambulanti del sabato e del mercoledì. Il consueto mercato alimentare del giovedì, esclusivamente sotto la tettoia di piazza IV Martiri, è, invece, confermato con l’adozione di alcune limitazioni (varchi di accesso e uscita al pubblico presidiati dal personale della Polizia Locale e di Campagna amica, per il contingentamento degli accessi).
Nuove modalità di accesso all’Ospedale San Lorenzo. Su disposizione dell’Azienda sanitaria locale, l’accesso al San Lorenzo è limitato alla sola portineria (ingresso principale), con l’obbligo di passare prima dall’area pre-triage per un primo screening. In generale, sono vietate, a oggi, le visite non necessarie a pazienti ricoverati; ridotte le attività sanitarie non urgenti, a partire dalle prestazioni ambulatoriali (visite e prestazioni diagnostiche) classificate come differibili e programmate (P), garantendo unicamente quelle di classe Urgente e Breve. Inoltre, è sospesa anche tutta l’attività chirurgica ordinaria programmata, fatta eccezione per gli interventi chirurgici urgenti, salvavita e di tipo oncologico.
Orari ridotti per gli sportelli degli uffici pubblici. Per gli orari si rimanda al documento emanato dal Comune, scaricabile QUI
Situazione contagiati a Carmagnola. Al momento, resta fermo a 1 il numero dei contagiati da covid-19 a Carmagnola. Il paziente, risultato positivo al primo tampone, il 9 marzo, al San Lorenzo, è stato prontamente isolato e trasferito al Covid Hospital di Tortona, per ulteriori accertamenti e per le cure del caso. Isolata in quarantena precauzionale, invece, la rete di contatti dello stesso.