RACCONIGI – Quando l’emergenza Coronavirus svela l’estrema umanità di un sindaco verso la sua comunità. A Racconigi si fa sempre più estrema la situazione di prevenzione al rischio di contagio dal Covid-19, dove in città risultano esserci dei positivi ospedalizzati e in isolamento domiciliare.
Vi sono però ancora molti individui che sottovalutano un pericolo che ormai ha assunto vaste dimensioni, continuando a uscire di casa senza tener conto delle restrizioni governative imposte. Ed è per questo motivo che il primo cittadino Valerio Oderda si è mosso personalmente per fronteggiare nel modo più efficiente possibile la lotta contro questo “mostro invisibile”, come precisato nelle ultime ore.
A partire dalla consegna domiciliare delle mascherine (lavabili con prodotti disinfettanti in acqua calda e stirabili con ferro a vapore) ricavate da 300 metri di stoffa, acquistata proprio da Oderda presso un’azienda milanese, per un quantitativo di produzione di 3-4 mila totali messe a disposizione della collettività (12 mascherine ogni metro di stoffa).
Il sindaco intervistato telefonicamente, ma subissato parallelamente, sempre in presa diretta, da chiamate di cittadini per avere informazioni rassicuranti circa il caso, si è così espresso:
«Stiamo proprio oggi distribuendo le prime 300-400 mascherine in Città. Non finirò mai di ringraziare il Lions Club Racconigi che ha curato i costi di gestione di tale intervento. È davvero una realtà straordinaria per l’attività di service che, in questa estrema emergenza, sta gestendo in modo disinteressato, così come le altre risorse racconigesi esistenti sul territorio».
Oderda, in seguito a un’ordinanza comunale ufficializzata ieri, 20 marzo, in linea comunque con le direttive del Ministero, si riserva di intensificare maggiormente le misure di prevenzione.
«La prima raccomandazione è la distanza sociale fissata a 2 metri e non solo a 1 metro. La seconda è di ridurre a due volte massime alla settimana le uscite per la spesa, con un solo componente per nucleo familiare. Le uscite per le passeggiate non sono assolutamente consentite perché la gente non ha capito quanto sia grave l’emergenza. Laddove i cittadini proprietari di un animale domestico vogliano uscire, possono farlo nel raggio di 100 metri dalla propria residenza e una sola persona accompagna il cane, non l’intera famiglia. Indispensabile è l’utilizzo della mascherina o comunque di un idoneo dispositivo atto ad assorbire le proprie esalazioni. Questo è fondamentale per bloccare il diffondersi del virus, anche se di fatto non sono un virologo, ma è la misura d’obbligo. Sono poi contento che sulla linea decisa dal Governatore Cirio, sia stato fermato tassativamente il jogging nelle aree urbane e fuori città. Racconigi, infatti, prima di quest’ordinanza, si era ritrovata purtroppo in questo periodo a essere invasa da corridori, quasi come l’afflusso di persone in via Roma a Torino nel periodo natalizio e queste azioni non devono esistere: tutte le persone devono avere maggior senso di responsabilità, non uscendo di casa. Il Comune a tal avviso sta sanzionando chi viola queste regole tassative, peccato solo che il pagamento della multa per legge non possa essere immediato. Il trasgressore sarà invece subito punito con la denuncia. Sul nostro territorio al momento sono già 13 i denunciati».
Oltre all’iniziativa domiciliare degli “Angeli della spesa”, con i generi alimentari consegnati dai volontari nelle case dei richiedenti, un ultimo importante provvedimento:
«Stiamo definendo con una squadra di psicologici racconigesi dei numeri di telefono, a cui le persone più fragili possono rivolgersi per avere un interlocutore sociale che possa dare loro assistenza».
Il forte confronto con i Comuni limitrofi e con il missionario originario di Racconigi Padre Ottavio Fasano, che ora non è in missione a Capoverde nell’isola di Fogo, ma cautelativamente nel nostro Piemonte: «Con le realtà limitrofe ci siamo sentiti più volte per fronteggiare naturalmente l’emergenza. Padre Ottavio l’ho invece sentito l’ultima volta stamattina, ma in generale sono in contatto continuo con lui. Ora è ben “ rintanato” a Bra nel convento e ce lo “preserviamo” per bene».