È stato aperto il 4° reparto dedicato ai pazienti affetti da coronavirus all’ospedale S.Lorenzo di Carmagnola. Anche se le autorità non rilasciano dichiarazioni ufficiali (e non capiamo il perché) è accertato da nostre fonti che il reparto di lungo degenza sito al 3° piano del nosocomio carmagnolese è stato destinato, dopo che alcuni pazienti sono risultati positivi, alla cura del Covid-19.
Con il nuovo reparto salgono a oltre 60 posti letto quelli destinati all’emergenza:
- Reparto Covid-1: ex Ostetricia al primo piano con 16 posti letto.
- Reparto Covid-2: Ex Chirurgia- Urologia al primo piano con 20 posti letto
- Reparto Covid-3: Day Hospital oncologia al primo piano con 10 posti letto
- Reparto Covid-4: Lungo degenza al terzo piano con una stima anche qua di 10-15 posti letto.
Oltre a ciò, occorre ricordare che al Pronto Soccorso, dopo un primo accertamento effettuato nella tenda da campo installata dalla Protezione Civile, le persone seguono, a seconda dei sintomi, due percorsi diversi: uno per i pazienti “normali” e uno per quelli che manifestano sintomi che possano ricondurre alla positività da Covid-19. Inoltre, nella fase di accettazione non sono ammessi parenti e accompagnatori.
Le autombulanze, invece, entrano direttamente al pronto soccorso, anche se prima di destinare il paziente in uno dei due percorsi, vengono intervistati i volontari della CRI per capire la sintomatologia dello stesso e le azioni più adatte da intraprendere.
Anche l’ingresso dei parenti ai reparti no-covid19 è regolamentato. Si passa esclusivamente uno per volta dalla portineria centrale e, dopo un accertamento personale, se il parente viene ammesso, gli viene misurata la temperatura, disinfettate le mani e fatta indossare la mascherina.
“Stiamo facendo turni massacranti – ci dice un’infermiera del San Lorenzo – e nei reparti Covid dove lavoro ho tenuto tutti i dispositivi di protezione individuale dalle 6 del mattino alle 2 del pomeriggio, senza poter andare al bagno e poter mangiare. Ma lo facciamo con slancio e dedizione per permettere a tutti coloro che soffrono (e ce ne sono molti a Carmagnola) di affrontare questo virus con tutti gli strumenti sanitari in nostro possesso. Questo è il mio sentimento ma è di tutti quanti in questo momento lavorano al San Lorenzo, giorno e notte: infermieri, assistenti, medici, personale amministrativo, volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile, da chi fa le pulizie a chi cucina, da chi ci porta i farmaci ai manutentori che mantengono gli impianti in sevizio. Tutti al lavoro per il bene di chi soffre. E lo facciamo tutti con il cuore”.
Questo è quanto si vive al San Lorenzo, e senza remore o titubanze lo dobbiamo dire e lo dobbiamo far conoscere: perché nascondere la realtà e non dire nulla alla popolazione?
A tutti questi “Eroi” non possiamo che dire Grazie… e se qualcuno un giorno vorrà chiudere l’ospedale di Carmagnola sarà bene ricordarsi di questi giorni e di quanto importante è stata questa struttura e quale dedizione ci hanno messo i suoi dipendenti per aiutare i carmagnolesi.