Lo possiamo dire: a Carmagnola non siamo ancora arrivati al picco della pandemia (al 6 di aprile). In controtendenza alla situazione italiana, l’andamento dei positivi al Covid-19 in città è in continua crescita. Lo abbiamo analizzato noi del Corriere di Carmagnola mettendo su un grafico (qui di seguito) i dati ufficiali che ha comunicato il sindaco in queste settimane.
Questi dati, chiaramente, riguardano le persone che sono state “tamponate” o che hanno manifestato sintomi riconducibili al coronavirus e residenti nella città di Carmagnola. Quindi da non confondere con quelli che sono stati “gestiti” dall’ospedale San Lorenzo, in quanto il nosocomio carmagnolese è punto di riferimento per molte città del nostro territorio.
In attesa di un nuovo comunicato del Sindaco Gaveglio (speriamo che non passino troppi giorni) che ci aggiorni sulla situazione, ecco la cronistoria.

6 MARZO 2020: IL SINDACO SCRIVE AI CITTADINI
Il 6 marzo sul territorio carmagnolese non si registravano ancora casi di covid-19. Tuttavia, il sindaco, in quell’occasione, scriveva di aver avuto comunicazione dall’ASL TO5 di una persona posta in quarantena fiduciaria presso la propria abitazione e rassicurava i cittadini che la suddetta non rappresentava “un elemento di pericolo per la comunità”, in quanto veniva monitorata quotidianamente “per un periodo di quattordici giorni dal personale dell’ASL per verificare e cogliere sul nascere l’eventuale insorgenza di sintomi, in modo tale da isolare ogni possibile nuovo focolaio”. Il sindaco chiudeva la comunicazione esprimendo la sua vicinanza alla persona che stava “seguendo il protocollo di isolamento previsto, con l’augurio di riprendere la routine quotidiana alla scadenza del periodo stabilito” e ricordava che si sarebbe impegnata a “fornire ogni comunicazione sulla situazione in atto e sulla sua evoluzione”, dicendosi a completa disposizione dei cittadini per qualsiasi informazione.
7 MARZO 2020: IL PRIMO CASO
Il 7 marzo, appena un giorno dopo dalla prima comunicazione, il sindaco emetteva un nuovo comunicato, in cui spiegava che le era stato riferito, dalla Direzione Generale dell’ASL TO5, che sul territorio carmagnolese era stato “individuato un caso positivo al covid-19 presso il pronto soccorso dell’ospedale San Lorenzo di Carmagnola”. Il primo caso accertato. Il sindaco proseguiva spiegando che il soggetto era stato prontamente ricoverato presso un altro ospedale e che la Direzione Sanitaria stava “provvedendo ad effettuare il test con il tampone a tutto il personale medico” che poteva essere entrato in contatto con lo stesso.
17 MARZO 2020: AUMENTANO I POSITIVI
Il 17 marzo, a distanza di dieci giorni dalla comunicazione del primo caso di coronavirus in città, il sindaco pubblicava un nuovo aggiornamento, annunciando che le persone risultate positive al tampone erano salite a 8, di cui 2 in isolamento domiciliare e le altre 6 ricoverate presso varie strutture ospedaliere, e che quelle poste in quarantena fiduciaria erano appena 25. Il sindaco ricordava, inoltre, alle persone in quarantena di “rispettare il periodo di isolamento per il bene di tutta la comunità” e ai cittadini, impazienti di conoscere maggiori dettagli,che, per riservatezza, non poteva comunicare nulla di più sui casi positivi. Il sindaco inoltre sottolineava che, nei giorni seguenti, il numero dei contagi sarebbe, molto probabilmente, aumentato; che era stato completato il lavaggio delle panchine, delle pensiline degli autobus con prodotti certificati e che, a breve, si sarebbe ripreso anche il lavaggio dei marciapiedi e delle strade. Infine, il sindaco chiudeva il suo messaggio esprimendo solidarietà per le tante persone che avevano dovuto chiudere la loro attività a fronte dell’emergenza.
21 MARZO 2020: L’ACCENSIONE DEL TRICOLORE SULLA TORRE DEL COMUNE

Il 21 marzo 2020, il sindaco annunciava un aumento dei casi positivi al covid-19 e, di conseguenza, delle persone poste in quarantena: “A oggi sono poco più di 20 le persone positive, circa la metà ricoverate. Saliranno ancora perché la fase critica non è al suo massimo”. Il sindaco richiedeva inoltre ai cittadini maggiore sforzo, “per dare tempo alle strutture sanitarie di poterci assistere in modo adeguato” e ringraziava tutti coloro che, a diversi livelli, stavano offrendo il loro aiuto per l’ospedale San Lorenzo, fornendo cibo agli operatori sanitari, donando materiali, versando offerte, “con tanta silenziosa solidarietà”. Infine, scriveva che, da ora in poi, la torre del Comune sarebbe stata illuminata con il tricolore, per esprimere la propria vicinanza alla comunità carmagnolese.
25 MARZO 2020: IL PRIMO VIDEOMESSAGGIO
La sera del 25 marzo, il sindaco rendeva pubblico il suo primo video messaggio, dopo una serie di comunicazioni rilasciate solo per iscritto. Nel video, il sindaco spiegava che i casi confermati erano saliti a 33, di cui più della metà in isolamento domiciliare presso la propria abitazione, ma che la situazione non era poi così grave. Proseguendo nel video, il sindaco diceva di aver provveduto, a livello comunale, al supporto degli operatori sanitari del San Lorenzo, con l’acquisto di apposite mascherine; che stava coordinando altre donazioni da parte di cittadini generosi, tra cui alcuni caschi respiratori, e che, a breve, sarebbe stato istituito dal comune un fondo 100mila euro per l’emergenza coronavirus.
3 APRILE 2020: LA SITUAZIONE SI AGGRAVA, MA RESTA SOTTO CONTROLLO
Il 3 aprile, il sindaco registrava un nuovo video messaggio per aggiornare i cittadini sull’andamento dell’epidemia. “A oggi, sul nostro territorio, contiamo 68 casi positivi, di cui 32 in isolamento domiciliare, gestiti in piena efficienza dai nostri medici e dal nostro ospedale, e 170 persone in quarantena preventiva, Domani, 4 aprile, faranno, presso l’ASL, i tamponi di controllo una ventina di persone per essere dichiarate guarite. Spero di poter annunciare un ulteriore incremento di guariti nei prossimi comunicati. Nel frattempo, però, le restrizioni rimangono fino a dopo Pasqua. E sono costretta a ricordare a tutti di uscire il meno possibile“. Sempre il 3 aprile, veniva data comunicazione della distribuzione delle mascherine sul territorio comunale, da parte dei volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo. Mascherine realizzate da una ditta carmagnolese, resasi disponibile all’incarico. Infine, il sindaco chiudeva il suo messaggio annunciando la sospensione di alcune tasse fino al termine dell’emergenza. “L’amministrazione ha deliberato di sospendere i tributi locali, in particolare la Tari, la tassa di occupazione del suolo pubblico e l’imposta di pubblicità per dare respiro a tutti in questo periodo così difficile”.
6 APRILE 2020: AUMENTANO I POSITIVI
Il 6 aprile il sindaco annunciava, con un sintetico comunicato, un ulteriore aumento dei casi positivi. “I positivi sono, a oggi, 79. Voglio precisare che i numeri che indico sono quelli ufficiali che ricevo dalla piattaforma della Protezione Civile e riguardano solo le persone residenti in Carmagnola. Presso l’Ospedale San Lorenzo nei reparti COVID sono purtroppo ricoverate anche molte persone non residenti. Dalla stessa piattaforma i guariti risultano essere 45, le persone decedute 9. Esprimo alle famiglie la mia vicinanza personale e quella di tutta la comunità carmagnolese in questa triste prova”.
Ma la battaglia non è ancora finita.
Pe ulteriori aggiornamenti si invita a seguire costantemente anche il sito del Comune di Carmagnola e la pagina Facebook “Città di Carmagnola“
A cura di Sara Giraudi e Pierpaolo Boschero