Tra qualche ora riunione informale fra i consiglieri comunali e sindaco per definire a chi destinare e come ripartire il fondo comunale. Una previsione di Surra anche su come gestire la seconda distribuzione delle mascherine concesse dalla Regione, dopo la già avvenuta consegna delle protezioni dal Comune
CARMAGNOLA – A fronte dell’ emergenza Coronavirus, emergono altri importanti sviluppi in merito alla questione. Primo tema: i consiglieri comunali si troveranno tra qualche ora a tavolino per dibattere su come ripartire e a quali categorie assegnare i 100mila euro messi a disposizione dal Comune di Carmagnola.
«Il ritrovo di stasera sarà una riunione informale di confronto e non una vera e propria seduta di Consiglio Comunale – ha precisato l’assessore alle Attività Produttive Gian Luigi Surra – Posso dirle che sull’argomento ho le mie personali idee, ma è necessario prima vi sia una visione globale del tema con gli altri capigruppo. Per chiarire meglio il punto, in occasione dell’ultimo Consiglio Comunale di febbraio, è stata presentata una mozione da parte del Pd, che richiedeva un intervento a favore dei carmagnolesi su come utilizzare questo fondo pattuito. Come gruppo di maggioranza abbiamo quindi proposto di ritirare tale mozione e di trovarci per esporre ognuno le varie proposte. Quello che non riescono fattivamente a realizzare a Roma, vediamo di poterlo pianificare a livello decisionale almeno noi a Carmagnola! Sarebbe “irriguardoso” però se riportassi in anticipo il mio pensiero su come utilizzare il fondo dei 100mila euro, lo faremo tutti insieme, come detto, con il sindaco».
Stamane, invece, dopo alcune ordinanze di stop, è tornato a svolgersi per la prima volta il mercato del mercoledì, ma con un allestimento e una formula diversi rispetto a quello tradizionale, sempre causa Covid 19, presso il Foro Boario. Le considerazioni da parte dello stesso Surra: «Sì, mi sono recato direttamente sul posto per verificarne l’andamento e direi che sia stato gestito nel miglior dei modi a livello organizzativo. A differenza del mercato alimentare del sabato che, sempre al Foro Boario, conta un minor numero di ambulanti e di produttori, quello del mercoledì invece è strutturato tradizionalmente da una maggior presenza di commercianti. Devo ammettere che è stata praticata una buona sistemazione dei banchi.Preciso che sabato scorso, al termine del mercato, avevo incontrato alle 13 con il sindaco Ivana Gaveglio i commercianti e con loro avevo ipotizzato alcune soluzioni che sono state poi sviluppate. È stata infatti rispettata la distanza di 10 metri fra una fila e l’altra dei banchi, di 2 metri tra un singolo banco e l’altro, sono poi state posizionate delle cassette a terra, di modo che gli acquirenti non si potessero avvicinare troppo ai commercianti. Aggiungo che, naturalmente, essendo il Foro recintato, è stato facile controllare gli accessi in proporzione alle uscite grazie ai nostri vigili preposti alla misurazione della temperatura corporea e al controllo dei documenti. Una conferma di fatto delle regole seguite al mercato del sabato».
Sul futuro dei mercati nella cosiddetta “fase 2”: «Io sono già proiettato, ma anche un po’ preoccupato, per la ripartenza. Probabilmente il discorso dei mercati a pieno regime sarà rimandato dopo il 4 maggio e quando ci sarà anche quello non alimentare bisognerà tornare alla vecchia collocazione. Le norme però del distanziamento dei banchi, di accesso e di uscite nelle aree mercatali e via discorrendo, continueranno a esserci. Stiamo quindi già ragionando alle soluzioni per il riavvio. Sino al 3 maggio il mercato sarà come da decreto, solo di tipo alimentare, quando tornerà anche il non alimentare sarà tutto da rivalutare».
Un suo commento generale sul comportamento della cittadinanza alle sin qui lunghe restrizioni imposte: «Ne sono rimasto favorevolmente impressionato, anche se, mi permetta la battuta, ogni tanto voi giornalisti puntate a volte a mettere in evidenza il ‘fattaccio’ commesso da una persona, anziché la buona azione. Quando mi reco a fare le commissioni dal panettiere o al supermercato vedo tutti i cittadini utilizzare la mascherina, seppur non ancora ufficialmente obbligatoria. Non mi resta che fare i complimenti ai carmagnolesi. La domenica, ad esempio, quando mi affaccio alla finestra di casa, non vedi passare nè automobile, né pedoni, quindi dal mio punto di vista i carmagnolesi si stanno comportando bene».
La situazione mascherine: oltre un milione distribuite in tutto il Piemonte, dopo l’ordinanza emessa da Cirio. «Al momento non abbiamo ancora ricevuto nessuna comunicazione ufficiale dalla Regione su quando e come verranno distribuite. Dobbiamo solo capirne modalità e tempistiche. Sicuramente non sarebbe male ripetere la consegna domiciliare delle mascherine, così come svolta già per quelle prodotte dal nostro Comune ai 14 mila nuclei familiari in Città. Terrei a ringraziare l’Associazione Nazionale Carabinieri per l’ottimo lavoro svolto con la stessa distribuzione delle protezioni concesse dal Comune».