Il Consiglio del Corriere di Carmagnola, il direttore Pierpaolo Boschero e tutti i giornalisti della redazione esprimono piena e totale solidarietà ai giornalisti Sara Giraudi e Cristiano Sabre per le intimidazioni subite questa mattina prima dell’inizio della celebrazione a Carmagnola in piazza Sant’ Agostino per ricordare il 25 aprile, festa della Liberazione.
Il sindaco Ivana Gaveglio ha chiesto ai due giornalisti, iscritti all’ordine e con i DPI necessari, inviati per la cronaca e le foto dell’avvenimento dal direttore della testata giornalistica, di allontanarsi e di non presenziare alla cerimonia. Se non lo avessero fatto avrebbe provveduto a farli allontanare con i dovuti provvedimenti, sottolineando come “evidentemente i giornalisti hanno un ordine supremo più del presidente della Repubblica”.
I due giornalisti, su indicazioni del direttore, e muniti dell’autocertificazione necessaria prevista dal Decreto del Consiglio dei Ministri, sono rimasti in piazza a documentare la cerimonia e solo poco prima della stessa il Sindaco ha autorizzato i giornalisti a presenziare.
Questo è un ennesimo attacco alla libertà di stampa che il Corriere di Carmagnola sta subendo in queste settimane da alcuni componenti della Giunta che amministra la città.
Il Consiglio del Corriere di Carmagnola, il direttore Pierpaolo Boschero e tutti i giornalisti della redazione, in attesa di ricevere le scuse ufficiali del sindaco Ivana Gaveglio a questo suo attacco ingiustificato verso la libertà di stampa e di espressione, si riservano di procedere nelle sedi opportune.
Un ulteriore fatto sgradevole che colpisce la città di Carmagnola, in un giorno in cui si celebra la liberazione da quella forma di totalitarismo che 75 anni fa aveva annullato ogni libertà per i cittadini italiani.
“Io ho un concetto etico del giornalismo. Ritengo infatti che in una società democratica e libera quale dovrebbe essere quella italiana, il giornalismo rappresenti la forza essenziale della società. Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la violenza la criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili. Pretende il funzionamento dei servizi sociali. Tiene continuamente allerta le forze dell’ordine, sollecita la costante attenzione della giustizia, impone ai politici il buon governo”. (Pippo Fava)
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