Il Covid 19 ha costretto l’annullamento della tradizionale manifestazione primaverile di maggio, quale sarà invece il destino della manifestazione ottobrina del tubero? Brunetto in esclusiva
Il Covid 19 ha cambiato drasticamente i destini di tante manifestazioni tradizionali, promotrici di prodotti gastronomici locali. Il risultato ne è stato l’annullamento e il rinvio all’anno 2021. E’ anche il caso della manifestazione “Fiori e Vini”, purtroppo cancellata (a (avrebbe dovuto svolgersi dall’8 al 10 maggio scorso, n.d.r.) e costretta a proporre l’edizione numero 27 nella prossima primavera.
La rassegna vivaistico-vinicola avrebbe chiamato a raccolta anche quest’anno molti avventori presso il colorato e profumato parco di via Monte di Pietà e nelle strade del centro storico, ma la pandemia non ha potuto evitare la scelta del rinvio.
Il presidente del Comitato Manifestazioni Roberto Brunetto traccia quindi il futuro delle due rassegne regine della Città: “Fiori e Vini”, appunto e la “Sagra del Ciapinabò” .
“Per Fiori e vini di sicuro il prossimo anno abbiamo in serbo un’edizione speciale. E la festa, per recuperare il tempo perduto, nel 2021 inizierà addirittura con un giorno di anticipo, fin dal giovedì.
Per il Ciapinabò di ottobre, invece, bisogna vedere come si evolve la situazione dei contagi da Coronavirus nei mesi successivi. Se dovesse rimanere ancora come ora, sarà un’edizione un po’ più “soft” rispetto alle edizioni passate, con precedenza al prodotto sia crudo che cotto, con meno degustazioni da seduti, ma da asporto, il mercato dei produttori ed artigiani con le dovute prescrizioni e cautele ci sarà, qualcosa in streaming di sicuro. In dubbio gli altri appuntamenti che solo il tempo ci dirà se tenere o meno, come la mostra bovina, la transumanza e lo street food“.