Oltre al modello di calice strutturato contenente 200 ostie igienizzato, anche altre invenzioni, come il macchinario per il trapianto dei peperoni
CARMAGNOLA – Chi ha seguito “Striscia la notizia” in questi giorni (qui il video), sicuramente lo scorso 29 maggio non ha perso un’invenzione saltata all’occhio della Città di Carmagnola e più in generale ai telespettatori di tutta Italia. Si tratta di un dispenser per ostie, il così denominato Eucarester, brevettato dal carmagnolese Gino Becchis, per 21 anni infermiere professionale e attualmente titolare di studi di terapia e di ben 7 centri estetici del circuito “Sanybei ” non solo a Carmagnola, ma sparsi in Piemonte.

Com’è nata l’idea del suo Eucarester, e quanto tempo fa ha inviato la proposta della sua invenzione alla redazione di “Striscia”? “Era già in realtà da 10 anni che avevo pensato a quest’invenzione e ora è arrivata l’occasione per inventarla . Due venerdì fa, lo scorso 15 maggio in serata, ho inviato una mail a Sos Gabibbo. Interessati alla proposta, gli autori di Striscia mi hanno puntualmente chiamato l’indomani mattina e chiesto informazioni e fotografie legate all’attrezzo. Ho quindi subito inviato loro il video dimostrativo per rendere meglio l’idea del macchinario. Dopo un’ora mi hanno chiamato per fissare l ’appuntamento per le riprese il giorno successivo”.

Una volta giunto a Carmagnola con la troupe per le riprese video , quale reazione ha avuto Fabrizio Fontana, il comico nei panni di Capitan Ventosa, alla sua idea? “In generale sia lui, sia il regista e gli operatori sono rimasti molto colpiti dall’idea, dicendo che se erano venuti subito era perché erano interessatissimi al meccanismo inventato e sicuri della sua utilità. L’incontro è stato cordiale e divertente”.
Ha già ideato altri brevetti? “Sì, da giovane ero contadino, lavoravo in campagna e ho inventato un macchinario per il trapianto dei peperoni – per piantare 4 file insieme – tuttora ancora in uso. Nel campo del beauty, inoltre, ho brevettato il Fisikcelluderm, un macchinario massaggiante molto apprezzato in estetica e nel campo fisioterapico, importante strumento di lavoro nei centri dimagrimento e rassodamento. Durante questa quarantena ho avuto il tempo per pensare a due brevetti: le barriere paragermi mobili, per lavorare in sicurezza con i clienti e l’Eucarester“.

Quali sono le caratteristiche specifiche dell’Eucarester, quali i materiali utilizzati? “Si tratta di un dispenser composto in acciaio inox, caratterizzato da un tubo contenitore da cui, tirando esternamente una levetta, fuoriesce l’ostia igienicamente perfetta , senza bisogno che il sacerdote o il ministrante la tocchi per darla al fedele. Io l’ho progettato, ma per la costruzione sono servite le capacità artigianali di un conoscitore dell’acciaio, il mio amico Domenico Quattrocchio, anche lui di Carmagnola. L’ Eucarester può contenere 200 ostie, è un modello strutturato di calice che può essere eventualmente serigrafato o modificato in base alle esigenze. È un po’ come servire un piatto sul vassoio e sicuramente gioverebbe all’igiene e alla salute di tutti. Molti mi hanno riferito che in questo periodo sarebbe una soluzione ideale. Ritengo che l’Eucarester sia una soluzione interessante in un mondo che in pochi giorni ha messo in discussione tanti comportamenti . Se vi sarà richiesta, siamo pronti per una produzione carmagnolese”.
Ha altri hobby, oltre a quello di inventare? “Sono anche pittore, mi diverto. Ho maestri molto validi come Domenico Audisio e la professoressa Simona Battignani e spero che dopo questo momento di visibilità possa aumentare anche la mia quotazione pittorica. Restando in tema, diciamo che non si sa mai, i“miracoli” sono sempre possibili. (ride, n.d.r.)“