Già terminati i lavori di conformità delle aule, visite al Castello “migliorabili” come accessi, zero risposte dal Governo per l’azienda patrimonio locale
RACCONIGI – Anche la Città di Racconigi rientra ovviamente tra le realtà che ripartiranno in sicurezza il prossimo 14 settembre, con una “nuova” apertura delle scuole, nel pieno rispetto delle norme anti Covid.
Sono comunque già terminati in anticipo, a fine agosto, i lavori principali di revisione per l’ottenimento della conformità dei locali e degli spazi attigui, riservati agli alunni e al personale didattico. Il tutto per affrontare senza intoppi il prossimo anno.
A spiegarlo il sindaco Valerio Oderda, che si è anche soffermato sulle prossime manifestazioni racconigesi (in particolare il tradizionale “Settembre racconigese”), il Castello sabaudo e l’ex Ilva- Arcelor Mittal.
«È in corso per la scuola la fase di posizionamento della cartellonistica e delle segnalazioni orizzontali a terra. Per l’emergenza Covid, tuttavia, non abbiamo fatto alcun tipo di richiesta particolare sui banchi monoposto, perché ne eravamo già provvisti. Nella scuola secondaria, invece, abbiamo realizzato apposite pareti in cartongesso e abbattuto muri.
Sul nostro “Settembre racconigese” , per ovvi motivi, abbiamo ridotto l’offerta degli appuntamenti al minimo indispensabile, con piccole attività che pur sempre rientrano nel novero dei classici appuntamenti della Città. Racconigi ha infatti affrontato in modo un po’ diverso i festeggiamenti legati storicamente alla festa patronale e alle celebrazioni religiose per la Beata Caterina De Mattei. Spazio vi sarà anche ad uno dei nostri prodotti De.co (di denominazione comunale), “il Real Biscotto “,con varie offerte anche consultabili sul nostro sito Internet istituzionale.
La riapertura post Covid del Castello sarebbe invece da affinare meglio. Pone limiti agli ingressi dei nostri turisti. Questo contingentamento crea troppi pochi accessi al pubblico. Al contrario le visite guidate, prenotabili presso il nostro Ufficio Turistico, danno invece qualche possibilità in più.
Per l’azienda Arcelor Mittal, in piena situazione di crisi, continuiamo a non essere supportati dal Governo, con una vicenda sospesa e dal destino incerto. Non ritengo giusto annullare un sistema e una serie di maestranze che hanno fatto la loro parte per la Città e non solo. Sono loro i protagonisti di uno storico movimento produttivo locale».