Conosciamo tutte le specie animali che popolano la nostra regione? No, e questa categorica risposta ci viene dalle ultime ricerche realizzate in Piemonte dai curatori del Museo Civico di Storia Naturale di Carmagnola. Infatti è stata appena individuata una specie di insetto sconosciuta alla scienza, descritta dal Prof. Malicky, specialista austriaco conosciuto a livello mondiale, che l’ha battezzata Drusus delmastroi, in onore di Gianni Delmastro, uno dei curatori del museo carmagnolese, il primo e per ora unico zoologo che l’ha trovata in alta Valle Frassaia, presso le Meire di Luset.
Questa interessante scoperta, effettuata nel corso delle uscite sul campo dell’estate 2019, è stata appena pubblicata sulla rivista Braueria e contribuisce ad impreziosire la biodiversità di questo territorio cuneese, compreso nella più ampia Valle Po.

Drusus delmastroi appartiene al vasto gruppo dei Tricotteri, un numeroso ordine di insetti acquatici che in tutto il mondo conta circa cinquantamila specie conosciute.
La nuova specie scoperta dal ricercatore carmagnolese ha apertura alare di 25 mm, corpo giallastro ai lati, con macchie brune superiormente e ventralmente, antenne e zampe nerastre, ali traslucidi e grigio-brune, con chiazze chiare.
È perlomeno curioso il fatto che quest’ultima scoperta sia avvenuta a qualche centinaio di metri da un piccolo ruscello presso Pian Munè, sempre nel territorio comunale di Paesana, dove lo stesso Delmastro 17 anni prima aveva raccolto un’altra specie di Tricottero nuovo per la scienza, in seguito “battezzata” Consorophylax delmastroi: evidentemente questo settore della Valle Po è particolarmente ricco di insetti Tricotteri, o nel passato è stato meno frequentato dagli entomologi, o molto più semplicemente, porta fortuna agli zoologi carmagnolesi…
Giovanni Boano e Gianfranco Curletti, rispettivamente l’ornitologo e l’entomologo del Museo Civico di Storia Naturale diCarmagnola, pur ufficialmente collocati a riposo, non ne vogliono proprio sapere di arruolarsi nell’esercito dei nonni a tempo pieno e, nella speranza che vi siano presto assunzioni di giovani naturalisti, continuano a fare i ricercatori volontari con il solito entusiasmo e tanta voglia di scoprire cose nuove nel fantastico mondo della natura.
Del resto, una delle principali attività che da sempre si realizza nel Museo, oltre alla divulgazione, consiste nella ricerca di base, così importante per una migliore conoscenza del mondo che ci circonda ed indispensabile per la corretta gestione e difesa delle nostre risorse naturali.
continua…
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