In data 13 novembre 2020, l’Assessore all’Istruzione di Carmagnola Alessandro Cammarata ha scritto e inviato una lettera aperta al Presidente del Consiglio Conte e al Ministro Azzolina, chiedendo delucidazioni sull’utilizzo obbligatorio (e costante) delle mascherine all’interno delle scuole primarie.
Un’azione che l’Assessore – riprendendo il pensiero di molti genitori – giudica “profondamente sbagliata oltre ad essere un’ammissione di sconfitta da parte del Governo e del Ministro della Pubblica Istruzione” .
Scrive l’Assessore: “Dopo aver speso centinaia di milioni di euro per i famosi banchi a rotelle, per prodotti sanificanti, per arredi atti a contenere la pandemia e a rendere sicure le scuole, ci si è ritrovati il 3 novembre con un Dpcm totalmente incoerente con quanto si era assicurato solo fino al giorno prima”.
Il Dpcm in questione conferma, infatti, “l’uso obbligatorio delle mascherine a scuola, indipendentemente dalle condizioni di distanza“, fatta eccezione per i bambini di età inferiore ai sei anni e i soggetti con patologie o disabilità gravi.
“Mi domando su quale base scientifica si sia decisa l’obbligatorietà della mascherina per gli alunni nelle scuole primarie anche quando sono seduti al banco” – rimarca l’Assessore.
“Dai dati che abbiamo relativi alle scuole del nostro comune – prosegue – posso tranquillamente affermare che nelle classi di scuola primaria non si sono verificati focolai attivi di Covid 19. Ci sono stati casi di alunni singoli risultati positivi nelle nostre classi, che hanno comportato la quarantena e l’effettuazione dei tamponi degli altri bambini della classe, ed è risultato che questi ultimi fossero negativi. Ne consegue quindi che gli alunni positivi abbiano contratto il Covid all’esterno delle nostre scuole, non trasmettendolo ai propri compagni di classe. Inoltre, gli insegnanti hanno sempre rispettato e fatto rispettare i protocolli in vigore negli istituti scolastici per far studiare in sicurezza i nostri alunni“.
“Chiedo pertanto al Governo di fare immediata chiarezza e divulgare i dati disaggregati dei contagi di tutte le scuole primarie del Paese – afferma Cammarata al termine della sua lettera-; lo invito a fare un passo indietro, dando così la possibilità agli alunni di poter respirare senza mascherina quando sono seduti ai loro banchi e nel rispetto della distanza di sicurezza”.