“Rispettare le regole” è il mantra della scuola primaria intercomunale di Polonghera e Faule. Insegnanti e bambini sono determinati a non rinunciare alla scuola, anche se non è semplice affrontare una situazione inedita oltre che instabile come l’emergenza sanitaria. La sfida però la stanno vincendo loro e il plesso registra al momento zero casi di contagio da Covid-19. Ma come funziona una normale giornata di scuola oggi?
I bambini, chi a bordo del pulmino, chi accompagnato, entrano a scuola da tre ingressi diversi e si fanno misurare la temperatura dalle maestre con i termoscanner. Si igienizzano le mani e vanno a sedersi al proprio posto, contrassegnato sul pavimento da un nastro colorato e indossano la mascherina per tutta la durata delle lezioni.
L’intervallo è sfalsato in orari diversi: iniziano i piccini della prima elementare per finire con i più grandi, questo per evitare assembramenti nei bagni. Quando fa bello l’intervallo si fa in cortile e se invece piove o fa troppo freddo i bambini rimangono in classe seduti a chiacchierare tra loro. Nel frattempo, durante la mattinata, le aule vengono spesso arieggiate dalle maestre.
«Siamo fortunati per il fatto che la scuola è nuova e le aule sono molto spaziose, inoltre abbiamo due bagni altrettanto grandi» spiegano le insegnanti. Un edificio, insomma, che si adatta bene alle esigenze attuali dei 57 studenti di Polonghera e Faule. Anche il servizio del doposcuola è rimasto attivo e sempre nel rispetto delle varie norme igieniche.
«I bambini che prima storcevano un po’ il naso per venire a scuola adesso capiscono di essere fortunati e sono felici» aggiungono le maestre e raccontano «per poter giocare insieme si sono anche inventati dei modi per non toccarsi con le mani».
Chi meglio di loro ha capito che in mezzo alle regole si può continuare ad immaginare? Sarebbe bello chiederci cosa possiamo imparare da questo.
Francesca Correggia