“Pare che a Carmagnola esista un personaggio intoccabile, o meglio, addirittura innominabile: Alessandro Cammarata”. Questo l’inizio del comunicato stampa congiunto di Partito Democratico e Movimento Cinque Stella di Carmagnola dopo la seduta consigliare andata in onda online ieri sera (27 novembre).
La questione verte su questo principio: l’assessore Cammarata ha scritto a nome della città una lettera al primo ministro Conte e al Ministro Azzolina dichiarandosi contrario alla normativa che prevede l’uso delle mascherine in classe anche alle elementari.
I gruppi consigliari chiedono al Consiglio Comunale di discutere insieme di questa lettera che, proprio perché firmata assessore all’istruzione del Comune di Carmagnola, espone nei ministeri a Roma l’intera città.
E cosa succede: il consigliere Albani chiede che il punto all’ordine del giorno non venga discusso per “Vizio pregiudiziale” in quanto si parla di una persona (in questo caso assessore): quindi dato che si deve parlare di una singola persona noi riteniamo che il Consiglio non ne debba parlare.
Nonostante il Presidente della Lega Paolo Sobrero avesse accettato il punto all’ordine del giorno durante le riunioni preparatorie, l’ordine viene votato da tutta la maggioranza mentre i consiglieri di opposizione oscuravano i loro monitor per protesta.
“Durante il Consiglio Comunale di ieri sera– continua l’opposizione – abbiamo presentato un ordine del giorno congiunto, con cui proponevamo di prendere le distanze dalla lettera che l’assessore all’istruzione Cammarata aveva inviato alla ministra Azzolina sul tema delle mascherine a scuola”.
“Il nostro documento era stato presentato una settimana fa e iscritto all’ordine del giorno senza obiezioni. La maggioranza, però, ha deciso che l’atto non poteva essere nemmeno discusso. Solo durante la seduta gli esponenti della maggioranza hanno posto e approvato una questione pregiudiziale, impedendo così che ci fosse un confronto sull’argomento.
Se possiamo parlare solo di ciò che fa comodo alla maggioranza, che senso ha la nostra presenza in Consiglio? Non sarebbe bastato discutere l’ordine del giorno, lasciando che ognuno lo commentasse e lo votasse come riteneva opportuno.
Noi non ci stiamo. Riteniamo che quanto avvenuto sia inaccettabile e crei un precedente gravissimo, per questo abbiamo abbandonato l’aula dopo il voto sulla questione pregiudiziale”.
La vicenda sembra che avrà conseguenza in quanto ritenuto un attacco alla democrazia e probabilmente verrà inoltrato agli organi competenti affinché si possa arrivare ad una risposta alla domanda che nasce spontanea: ma è possibile, oggi a Carmagnola, discutere o anche solo criticare l’operato dei politici che governano la citta? Perché oggi sembra proprio che questo non sia possibile.