Assunto l’incarico dal 1 dicembre scorso, la 36enne saviglianese ha raccontato le prime fasi del suo operato
CASALGRASSO – Un nuovo ingresso, data la posizione vacante, nell’organigramma del Comune. Valeria Fuscà, 36 anni di Savigliano, è infatti entrata di ruolo lo scorso 1 dicembre come nuova figura di agente di Polizia Municipale, in convenzione con il Comune di Moretta, presso il quale ha invece acquisito l’incarico dal 14 settembre. Due mezze giornate la vedono impegnata a Casalgrasso, martedì mattina e giovedì pomeriggio, mentre i restanti giorni la vigilessa è figura di riferimento nel comune limitrofo.
«L’impatto con la realtà di Casalgrasso è stato positivo – specifica Fuscà – e l’hanno dimostrato sin da subito l’accoglienza del sindaco e della cittadinanza. Dovrò tuttavia essere il giusto punto di riferimento nel rispetto del codice stradale e non solo. Sarò aperta al dialogo con tutti in caso di segnalazioni. Il mio augurio è che possa regnare una ‘buona convivenza fra le parti’, ma che fosse nel contempo sinonimo di ‘rispetto delle regole’».
Fuscà ha sostenuto e superato precedenti bandi di concorso nel corso dell’anno, come a Torre San Giorgio e Villanova Mondovì, sino ad essere attinta dalla graduatoria.
L’agente ha quindi analizzato le sue prime settimane di operato in paese: «Al momento non segnalo situazioni sanzionate. Nelle piccole realtà come Casalgrasso sarà però necessario far fronte a possibili prossime problematiche come l’assenza delle cinture di sicurezza durante la guida, il passaggio dei mezzi pesanti non previsto in centro o il parcheggio selvaggio delle vetture in tratti non consentiti».
Alcune raccomandazioni sui comportamenti cittadini da adottare, in relazione all’emergenza Covid: «Ogni cittadino dovrà continuare ad essere responsabile delle proprie azioni attraverso il giusto utilizzo delle mascherine e adottando il giusto distanziamento interpersonale, in modo particolare gli anziani. Bisognerà prevenire inoltre il rischio che vi siano clienti trasgressori all’interno dei bar, creando assembramenti o utilizzando le protezioni individuali in modo scorretto, onde evitare la chiusura preventiva dei locali».