“Quasi 140mila l’importo utilizzato per il rifacimento della copertura e dell’impianto elettrico, in primavera a disposizione 65mila euro per il restauro della facciata principale e decorazioni interne”: il commento dell’architetto Roberto Gili
POLONGHERA – «Un grazie dal profondo del cuore a tutti parrocchiani per aver contribuito a uno stralcio di lavori importante per il restauro della nostra chiesa.
Non vorrò sicuramente ‘spremere’ più la nostra popolazione polongherese in altre azioni economiche, ma spero eventualmente nella sensibilità di altri, nel rendere la nostra sede religiosa ‘più casa’».
Così il quarantunenne di origini salentine don Gianluigi Marzo, a un anno e mezzo dal suo felice insediamento nella comunità interparrocchiale delle tre realtà di Polonghera, Faule e Moretta, a favore della chiesa di San Pietro in Vincoli, in vita da più di 500 anni, ma doverosa di un ripristino strutturale.
Sostanzioso sinora il contributo venuto per mano della comunità polongherese, del Comune, di fondazioni e per mezzo delle iniziative del suo parroco e della Diocesi.
La chiesa è stata comunque riaperta in sicurezza ai parrocchiani dallo scorso 29 novembre, prima domenica di avvento, dando la possibilità ai polongheresi di assistere alle intere celebrazioni natalizie e partecipare alle tradizionali messe domenicali, in attesa dei prossimi interventi.
L’architetto delegato Roberto Gili, saluzzese di 53 anni, ma polongherese d’origine, ha inoltre esposto nel dettaglio lo stato di avanzamento attuale dei lavori apportati all’edificio di grande valore affettivo.

«Ad oggi sono terminati i lavori di manutenzione straordinaria della copertura della chiesa, nonchè di ripasso e manutenzione straordinaria dell’impianto elettrico, che ha previsto la sostituzione del quadro elettrico e di tutte le lampadine. Le ditte che in generale sono intervenute sui lavori sono Gerbaudo costruzioni opere edili di Polonghera, Correggia Valerio per le lattonerie e il sottoscritto per le pratiche di Soprintendenza, comunali e per la Curia metropolitana».
«I primi lavori – ha aggiunto – hanno avuto la durata di circa tre mesi e la spesa sinora sostenuta ammonta a circa 140mila euro. Per gli interventi sono stati utilizzati introiti di varia natura: fondi propri, fondi elargiti dal Comune di Polonghera e due contributi ottenuti attraverso due bandi. Il primo tramite la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (15mila euro). Il secondo, invece, dalla Cassa di Risparmio di Torino CRT (in fase di rendicontazione, previsti 20mila euro)».
Previsti invece per marzo i lavori conclusivi per il restauro e il risanamento della facciata principale e delle decorazioni interne. Costo preventivato per i lotti da eseguire di 65 mila euro. «Ottenuti i permessi dalla Soprintendenza e dal Comune, le operazioni dovrebbero partire in primavera.
Usufruiremo del bonus facciate, cedendo il credito alla banca e a privati. – ha concluso Gili – il Comitato parrocchiale ha inoltre informato tutti i cittadini in diverse riunioni sulla situazione economica generale e su queste nuove attività di risanamento. Per la pulizia dei quadri e degli arredi interni si tratta invece di un’opera di volontariato, che ha provveduto anche alla lucidatura del pavimento in graniglia».