“Egregio direttore, scrivo a Lei che è sempre così attento alle questioni politiche di Carmagnola per rendere edotti tutti i cittadini di quanto accade nelle dispute dei partiti che governano la nostra città…”.
È con questo preambolo inizia la lettera che abbiamo ricevuto in redazione dall’ex assessore Franco Quattrocolo. Lo storico esponente politico carmagnolese (in campo già alla fine degli anni 90 a fianco dell’allora sindaco Felice Giraudo) si era presentato nel 2006 in lista sotto il simbolo di Forza Italia a sostegno del candidato sindaco Surra. Una volta eletto, Surra lo aveva chiamato a governare Carmagnola come assessore al commercio, artigianato e industria.
Ma cosa è successo? “Qualche tempo fa – continua l’ex assessore – come semplice cittadino ho chiesto di tesserarmi al partito di ‘Fratelli d’Italia’ e dopo alcuni mesi ricevo la lettera del portavoce provinciale Fabrizio Bertot, in cui mi viene comunicato, con mio grande stupore e amarezza, che la mia richiesta non veniva accolta”.
La lettera in questione recita quanto segue: “La presente per comunicarle che, per ragioni esclusivamente politiche, il Partito non ha dato seguito all’istanza di tesseramento a Fratelli d’Italia da Lei inoltrata. In particolare alcune sue scelte amministrative risalenti al periodo in cui lei era assessore presso il Comune di Carmagnola risultano non compatibili con le aspettative dell’elettorato di riferimento di Fratelli d’Italia”.
Viene da chiedersi cosa abbia fatto di così tanto grave Franco Quattrocolo da non poter essere iscritto al partito di Fratelli d’Italia. Noi del Corriere di Carmagnola lo abbiamo chiesto allo stesso portavoce provinciale Fabrizio Bertot: “La lettera inviata al signor Quattrocolo era riservata. Rispetto la sua scelta di condividerla con i giornali ma non la condivido. Io non conosco personalmente il signor Quattrocolo; gli ho notificato con quella lettera una scelta decisa dai vertici di Fratelli d’Italia a Roma. Una scelta legata a sue scelte amministrative, che non posso divulgare, fatte quando era assessore della città”.
Visto che non sono emerse queste “vicende amministrative” che gli hanno impedito di iscriversi a Fratelli d’Italia, abbiamo inoltre interrogato i suoi colleghi di allora in Giunta a riguardo.
“Mi astengo da commenti personali su questa lettera che lei direttore mi sta leggendo – ha commentato l’ex sindaco della città Gian Luigi Surra – ma piacerebbe anche a me sapere a quali atti specifici si riferiscono visto che in quegli anni Fratelli d’Italia non esisteva. Esisteva Alleanza Nazionale (da cui è nato Fratelli d’Italia n.d.r.) che era all’interno del “Partito delle Libertà” e che in quegli anni amministrava la città con la nostra Giunta. Se abbiamo fatto scelte non compatibili con le aspettative dell’elettorato di questa area, quelle scelte le ha fatte anche Alleanza Nazionale”.
“La cosa mi stupisce negativamente – dichiara Alessandro Salamone vicesindaco nella Giunta Surra – Quando la nostra Giunta ha governato Carmagnola Fratelli d’Italia non esisteva. Ritengo sia un pretesto deplorevole e miserevole anche perché non è stato motivato. Una prova in più che nel partito di Fratelli d’Italia non c’è spazio per chi non la pensa in modo oltranzista come chi prepondera in questo partito. Per quanto mi è dato a conoscere, senza peccare di presunzione, la Giunta di cui il sig. Quattrocolo e io facevamo parte, è stata una delle migliori Giunte comunali, sia per i le iniziative che per i servizi erogati ai cittadini, i quali ancor oggi ricordano questi aspetti positivi dell’amministrazione Surra. Amministrazione che incentrò il suo operato su legalità e correttezza, attenendosi ai punti del programma che i cittadini avevano preferito”.
“Forse – conclude Salamone – il firmatario della lettera dovrebbe interrogarsi sul suo operato di amministratore prima di dare giudizio su quello di altri, visto che nel suo Comune, l’anno scorso, non è stato riconfermato sindaco”.
Emerge chiaramente che, nonostante il portavoce provinciale non conosca Quattrocolo e non sia intervenuto in questa scelta ma abbia solo ratificato una decisione presa dai vertici del Partito a Roma, qualcuno dello stesso partito che conosce bene le vicende carmagnolesi avrà informato i vertici romani che, difficilmente ricordano le scelte dell’ex amministratore fatte oltre 15 anni fa, visto che lo stesso partito non esisteva ancora. Il messaggio è chiaro: se qualcuno vuole iscriversi a Fratelli d’Italia, sappia che dovrà essere in sintonia con i vertici carmagnolesi, che riporteranno a Roma il loro gradimento.
“Nonostante questa brutta vicenda – continua Quattrocolo – che mina i fondamenti della democrazia, posso andare a testa alta per le scelte e le decisioni che ho preso e fatto per la città quando ero assessore. Scelte mirate solo al raggiungimento del bene comune dei carmagnolesi. Questo rifiuto è stato istruttivo. Mi ha fatto capire che occorre ancora un impegno in prima persona per continuare a perseguire questa mia attenzione ai bisogni dei carmagnolesi che, anche se non lo sanno, in questi ultimi anni è venuto meno. Forse sono i nostri amministratori di oggi che si dovrebbero interrogare sulle loro scelte, quelle poche che hanno fatto, e dimostrare a tutta la città che sono state fatte per il bene dei cittadini. Ma come dice un detto contadino “Il vento fa in fretta a cambiare” e tra pochi mesi vedremo dove soffierà”.