L’iter per la realizzazione della Variante Est di Carmagnola non si arresta. Nei giorni scorsi, infatti, Autostrada dei Fiori ha comunicato, tramite una lettera inviata a Città Metropolitana, Regione Piemonte e Comune di Carmagnola, l’intenzione di dare l’avvio alla fase di verifica della procedura di valutazione dell’impatto ambientale che la tangenziale stessa può avere sul territorio.
In particolare, la lettera fa riferimento alla realizzazione del 1° lotto della bretella, un tratto lungo 3,5 km, che collega la strada provinciale 661 all’esistente casello di Carmagnola sull’autostrada A6 Torino-Savona. Opera il cui quadro economico ammonta a 8,5 milioni di euro, spartiti tra Società Autostrada dei Fiori (8 milioni) e Regione Piemonte (500mila).
“Gli interventi progettuali si propongono di offrire un’alternativa alla viabilità locale, facilitando, soprattutto ai mezzi pesanti, sia l’attraversamento dell’abitato di Carmagnola che l’ingresso e l’uscita dall’autostrada, a beneficio della sicurezza del traffico e dell’ambiente circostante”, si legge nella lettera sottoscritta dall’ingegnere Maurizio Deiana, direttore tecnico dell’Autostrada dei Fiori. Pertanto, “la realizzazione delle opere avrà anche un effetto immediato sulla riduzione dell’inquinamento atmosferico registrato dalle rilevazioni Arpa“.
Il progetto definitivo e le relative convenzioni con gli Enti territoriali sono già cantiere. Ora si tratta di attendere lo svolgimento della fase di verifica (necessaria per sapere se la tangenziale deve essere sottoposta o meno al procedimento di valutazione di impatto ambientale) e il via libera per l’inizio dei lavori. Resta da chiedersi cosa potrebbe succedere nel caso la procedura dovesse restituire esito negativo. Si ricomincerà tutto da capo?
La concretizzazione della tangenziale è comunque prevista da cronoprogramma nel giro di qualche anno. E forse allora i carmagnolesi potranno dire che dalle parole si è davvero passati ai fatti, lasciandosi alle spalle il lungo periodo di attesa.