Il Comitato Italia Viva presenta la sua proposta per il “Distretto del Cibo del Chierese e Carmagnolese”, a cui sindaci e associazioni locali lavorano ormai da tempo. Il filo conduttore del progetto è il cibo come veicolo per la crescita imprenditoriale e occupazionale del territorio, dopo le sfide del Covid-19. Il rilancio vuole trarre la sua linfa vitale dal territorio stesso: il perno attorno a cui ruoterà lo sviluppo saranno proprio i prodotti agricoli, gastronomici e le bellezze paesaggistiche del distretto.
A monte è previsto un capitale di 500.000€ che sarà ripartito tra i 23 comuni interessati, le imprese del settore agroalimentare e non, le associazioni e i patronati degli agricoltori, le imprese agricole e i privati.
Lo sviluppo del progetto prevede dunque una sinergia fra le attività agricole, agroalimentari e quelle turistiche. Il Distretto contribuirà perciò a valorizzare e promuovere le eccellenze agricole (prodotti a Km zero) attraverso una piattaforma di e-commerce, vendita diretta e degustazione diffusa. È prevista inoltre la creazione di un incubatore di start-up nell’ambito agroalimentare ed enogastronomico.
Un occhio di riguardo sarà rivolto alla valorizzazione del turismo di prossimità attraverso offerte che mettano al centro anche l’enogastronomia, e da un’implemento della cooperazione con Torino e Langhe-Roero per offrire esperienze turistiche complete ed ecosostenibili, integrando percorsi cicloturistici.
Le iniziative fin qui descritte non potranno certamente essere pensate al di fuori di un’economia sostenibile e circolare, anzi, dovrebbero esserne il catalizzatore.
Spiegano da Italia Viva: “Il Distretto del Cibo punta a diventare il principale driver di crescita dell’occupazione in tutta la nostra zona alla fine dell’emergenza sanitaria e pertanto occorre la massima condivisione e partecipazione. Nei prossimi mesi andrà organizzato un tour di presentazione che coinvolga tutti i 23 comuni interessati, per illustrare l’iniziativa agli operatori economici e ai cittadini, far conoscere il progetto e raccogliere le pre-adesioni in modo che il progetto possa partire entro la fine del 2021”.
Francesca Correggia