Sciolte le riserve: Angelo Elia sarà il candidato sindaco della coalizione di centro sinistra “Carmagnola Insieme”. Elia è stato sindaco di Carmagnola dal 1995 al 2006 e ora ha accettato di rimettersi in gioco per la Carmagnola del futuro.
Era nell’aria da diverse settimane, come avevamo anticipato da tempo noi del Corriere di Carmagnola. Ora abbiamo la certezza: Angelo Elia sarà il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra “Carmagnola Insieme”. L’ex sindaco, che ha amministrato la città di Carmagnola per oltre un decennio dal 1995 al 2006, ha sciolto le riserve e ha accettato la proposta di rimettersi in gioco.
“Come Carmagnola Insieme – ci dice la consigliera Sabrina Quaranta, a nome della coalizione – abbiamo chiesto ad Angelo Elia di mettersi ancora una volta a disposizione per rappresentare le nostre idee e i nostri progetti. Sappiamo di chiedere molto a qualcuno che si è già speso tantissimo per la città, ma siamo convinti altresì di quanto siano preziosi la sua esperienza, la sua empatia e il suo ottimismo. Con lui Carmagnola è entrata da protagonista nel nuovo millennio. Ora, dopo i mesi terribili che abbiamo vissuto, la città ha bisogno di un nuovo inizio”.
Allora, quali sono stati i motivi di questa decisione di ri-tornare in campo? “Ci ho pensato tanto e ne abbiamo discusso in famiglia, – ci dice Angelo Elia –; è stata una scelta che ho voluto fare in modo condiviso e non solo incentrata su di me, in quanto questo ruolo coinvolgerà anche tutti coloro che mi sono vicini. Uno spirito di condivisione che è stata la condizione base chiesta alle amiche e agli amici di “Carmagnola Insieme”, e su cui sono irremovibile: non voglio essere solo, non voglio che questa campagna elettorale sia costruita soltanto su di me. A differenza di altre forze politiche, la partecipazione è sempre stata un valore fondamentale per noi e siamo consapevoli dell’esigenza di arrivare alle elezioni con un progetto condiviso e plurale, come sempre abbiamo fatto. Basta personalismi, basta una persona sola al comando. La nostra città ha bisogno di una squadra di governo che garantisca un futuro per
le generazioni che verranno”.
Qualcuno potrà obiettare: “Ma non c’era nessun altro di nuovo?” Interviene il consigliere Federico Tosco: “In questo momento abbiamo bisogno di una candidatura esperta, che possa ricreare a Carmagnola, con i carmagnolesi e le carmagnolesi, quell’empatia di cui la città ha bisogno. Una candidatura di unione, di squadra, di esperienza che garantisca una nuova stagione di coinvolgimento e di collaborazione. Per questo abbiamo pensato di chiedere ad Angelo, anche se non eravamo certi che accettasse. Lui ha detto di sì a patto che ci fosse un progetto condiviso, non focalizzato sul nome”.
E continua Angelo: “Ho accettato perché mi è stato proposto un progetto ben preciso: l’esperienza da amministratore servirà a dare un futuro alla città e a dare spazio a nuove generazioni ed energie, nuove non solo da un punto di vista anagrafico. Negli undici anni in cui abbiamo amministrato la città abbiamo lavorato in squadra anche con chi la pensava diversamente da noi, perché siamo convinti che la condivisione e lo scambio di idee siano un punto di forza. In questi ultimi anni abbiamo visto come l’amministrazione abbia favorito il protagonismo di pochi individui, lasciando ai margini molte risorse. Molte e molti di coloro che hanno cercato un dialogo costruttivo ma diverso dalla “linea guida” sono stati esclusi, a volte persino umiliati. Il dibattito, il confronto, lo scambio d’idee, non sono stati valorizzati ma ignorati. Amministrare solo con chi la pensa come te, ritenendo che chi ha un pensiero diverso dal tuo sia un nemico, non serve per costruire il senso di appartenenza alla comunità locale. Chiunque deve avere la possibilità di dare il proprio contributo”.
“Ma la coalizione di centrosinistra che rappresenti, come sarà composta?“, chiediamo ad Elia. “Stiamo ragionando insieme sulle liste. Ho appena accettato questa proposta e quindi da ora definiremo meglio la composizione della coalizione. Ho sentito molte persone in queste settimane per avere consigli e scambi di idee su quello che serve per la città. La nostra coalizione sarà comunque aperta a chiunque voglia una Carmagnola al passo con i tempi, più solidale, più partecipata e con un clima sereno. Vogliamo riabilitare l’immagine della nostra comunità che in questi anni ha visto l’emergere di fenomeni drammatici e inaccettabili. Siamo convinti che affrontando seriamente questi problemi saremo capaci di costruire una nuova idea di città e far rifiorire le straordinarie ricchezze di Carmagnola”.
E quali sono le questioni più importanti che metterai nel programma della coalizione di centro sinistra? “In questi giorni stiamo assistendo a una profusione di strisce per terra, fioriere e pulizia. Anche se questo è molto utile, credo che oggi le priorità siano altre, specie in un momento così difficile. Abbiamo dei tavoli di lavoro che da mesi elaborano una moltitudine di proposte, su cui presto cercheremo un confronto con la cittadinanza. Chiederò a tutte e a tutti di unirsi a questa progettazione collettiva per mettere al centro le questioni prioritarie. In primo luogo, occorre fare delle scelte coraggiose sui grandi problemi irrisolti di Carmagnola, che posso riassumere in: sanità, viabilità e serenità.
Sanità. Oggi sull’ospedale unico dell’ASL To5 i diversi sindaci dei Comuni della nostra zona si fanno la guerra; dovremmo invece far fronte comune tra tutte le amministrazioni del circondario, come abbiamo fatto in passato riuscendo a potenziare l’ospedale San Lorenzo. Non possiamo stare a guardare la lenta ma inesorabile chiusura di questa eccellenza del territorio carmagnolese: occorre mantenere vivo questo presidio, dal pronto soccorso ai reparti. Bisogna ripensare i servizi sanitari territoriali facendo tesoro di quanto abbiamo dolorosamente imparato in questi mesi di pandemia. Quindi sì al nuovo ospedale, e che si realizzi in fretta, ma insieme a una nuova “medicina di prossimità” vicina agli anziani, alle famiglie, alle persone più fragili.
Viabilità. Basta promesse e proclami non mantenuti. Ad oggi non vi è nulla di definito per la tangenziale di Carmagnola. In questi anni Autostrada dei Fiori Spa (la concessionaria della A6) non ha realizzato i propri impegni, ritardando i progetti mentre intascava altri 5 anni di profitti a danno di tutta la cittadinanza. Questo tema si lega poi con quella che è la più urgente crisi globale: il cambiamento climatico. Dobbiamo riprogettare la viabilità cittadina in un’ottica di sostenibilità ambientale.
Sulla serenità ho già detto prima ma voglio ancora ricordare una questione. Nel 2020 abbiamo visto un assessore e tre consiglieri di maggioranza abbandonare un partito di centro destra come Forza Italia per entrare in un partito con posizioni estremiste. Questa è la sintesi politica di questa legislatura. Noi vogliamo proporre un modo diverso di amministrare, che ha caratterizzato le mie giunte negli anni in cui ho guidato la città. Abbiamo lasciato tante opere durature che sono ancora a servizio di tutti, ma il ricordo che mi è più caro è l’orgoglio di tante persone che si sentivano fiere di Carmagnola e di fare qualcosa insieme a servizio della propria comunità. Chiudo riprendendo il nostro slogan: ritorniamo a scommettere sul futuro, insieme, per riscoprire la bellezza che, come diceva Peppino Impastato, è la migliore arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà”.