“Obiettivo non dimenticare gli insigniti della storia dai vari sindaci, per proclamarne eventuali nel futuro“: le parole del primo cittadino Vanzetti
CASALGRASSO – Casalgrasso non possiede oggigiorno un documento ufficiale che conservi formalmente tutte le cittadinanze onorarie della storia, ma è nelle intenzioni del Comune istituirlo.
A confermarlo è il sindaco giunto quasi a fine mandato Egidio Vanzetti, che afferma «si stia valutando in previsione di creare un capitolo a livello comunale che riconosca la voce “cittadinanze onorarie” e non dimentichi nessun personaggio della storia del paese, insignito nel passato con i vari avvicendamenti dei sindaci. Episodio spiacevole sarebbe per l’appunto commettere una dimenticanza che, a distanza di tanti anni, potrebbe accadere».
Il provvedimento arriva proprio in merito alla recente attribuzione della cittadinanza al Milite Ignoto durante il Consiglio comunale telematico di marzo. Per l’occasione involontariamente si proponeva e dimenticava la già avvenuta attribuzione del riconoscimento a don Prosdocimo Pellerino (sopra in foto).
A ripercorrere l’assegnazione della targhetta a quest’ultimo e il pranzo avvenuti presso la scuola dell’infanzia di via Torino nel 2003 (anche per consegnare lo stesso giorno un secondo riconoscimento onorario, alla compianta suor Edoarda Rizzotto), è l’ex primo cittadino dell’epoca, Antonino Torre.

Il casalgrassese ha smentito di fatto una valutazione errata, commessa ‘in buona fede’ dall’attuale consigliere comunale Luca Quaglia.
«In quell’anno, ma a qualche mese di distanza – precisa ancora l’ex sindaco Torre – destinammo anche una cittadinanza onoraria al compianto don Francesco Rossi, presso la casa di riposo in cui era in quegli anni assistito».

Per la cronaca, in Consiglio l’amministrazione approvava l’assegnazione della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto e lo stesso Quaglia proponeva di destinarla in futuro a don Pellerino, stimato sacerdote e salesiano lombriaschese, originario astigiano, insegnante di matematica e fisica scomparso nel 2008. La curiosità del consigliere maturava inoltre nel richiedere ancora al sindaco Egidio Vanzetti il reperimento di un possibile Albo delle cittadinanze onorarie di Casalgrasso nei saloni comunali, per verificare tutti i cittadini onorari della storia del paese. Documento che di fatto, confermiamo, al momento non esiste.
Casalgrasso vanta dunque varie personalità cui è stata destinata la simbolica cittadinanza, oltre a quelle già citate. Tra queste suor Edoarda Rizzotto e don Francesco Rossi. La prima fu una donna vitale e laboriosa, scomparsa a 95 anni nel 2006.
Dal 1936 al 1991 esercitò sempre con serenità e con costante impegno la professione di cuoca all’asilo di Casalgrasso e professò la sua missione di fede a Pinerolo.
Don Rossi invece fu un salesiano che svolse il ruolo di insegnante a Lombriasco e si identificò con la storia dell’Istituto Tecnico per Geometri, dalle sue origini sino al 2000. Svolse 50 anni di attività didattica, imponendo una giusta disciplina. Fu per decenni cappellano stimato nella frazione di Casalgrasso Carpenetta.