Ora il 65enne si occuperà di volontariato come segretario in Pro loco e oratorio
CARIGNANO – Da poco più di 6 mesi ha ottenuto la meritata pensione, ma non si può di certo negare che la voglia e l’entusiasmo di portarsi avanti con altre attività, in particolare di volontariato, a servizio della Città (che conosce praticamente a memoria) non gli mancano.
La persona alla quale ci rivolgiamo è Doriano Reburdo, 65 anni, che ha smesso i panni di Comandante della Polizia Municipale di Carignano per indossare invece quelli recentemente di segretario della Pro loco e per proseguire invece il ruolo, sempre di segretario, dell’Oratorio Campo Giochi locale, che dura ormai da ben 48 anni. Il carignanese doc è stato salutato proprio ieri, 11 giugno 2021, in occasione di una festa di congedo, programmata in precedenza, ma rinviata causa Covid.
Si è svolta all’aperto sotto i portici del Palazzo Comunale.

Per 42 anni nel settore dell’ente pubblico, di cui negli ultimi 13 come Comandante della Polizia Municipale locale, Reburdo ha svolto diverse mansioni professionali.

Entrato in carica il 9 aprile 1979 in Comune come messo vigile, la sua carriera è proseguita come vigile. Passato il concorso da ufficiale, oltre 20 anni fa, è stato successivamente promosso vice Comandante della Polizia Municipale dal 2004 al 2007 e infine Comandante, dal 2008 al 31 dicembre 2020.
In merito al nuovo ruolo di segretario del rinnovato corso della Pro loco di Daniele Bosio e all’oratorio carignanese:« Gli attuali ragazzi della Pro loco, che mi hanno fortemente voluto all’interno del direttivo, li conosco praticamente sin da piccoli. Li ho tutti “allevati” all’interno dell’oratorio, per il quale sto prestando ancora il mio servizio di volontariato. Proprio quest’anno lo stesso oratorio compie 50 anni, circostanza per la quale siamo prossimi a realizzare un numero unico che raccoglierà il riassunto dei 230 giornalini mensili realizzati sino a questo traguardo. Tornando alla Pro loco, già ai tempi in cui ero comandante dei vigili io e l’associazione eravamo già soliti collaborare prima che io di fatto vi entrassi a far parte. Ho seguito infatti le documentazioni, gli aspetti legati alla viabilità e burocratico – amministrativi per rendere possibili le loro manifestazioni sulla piazza. Poi Daniele Bosio e lo staff mi hanno poi chiesto la mia disponibilità ad entrare in Pro loco quando ero prossimo alla pensione e ho accettato molto volentieri l’impegno. Come nel loro intento, dopo le recenti votazioni interne, sono stato eletto segretario della loro associazione. Sono lusingato di quello che è stato un lungo interesse, quindi ho promesso un impegno volontario per una realtà che si sta rivelando uno dei punti principali della Città».

Le sue considerazioni sul Comune e sull’attuale sindaco Giorgio Albertino: «Come si conviene a dicembre ho terminato il mio incarico di Comandante e mi sono congedato in bellezza, lasciando tutti in ottimi rapporti. A livello di gerarchie posso dire che con Albertino ho maturato un legame fortissimo, ma di rispetto delle parti. Con lui ho vissuto praticamente 42 anni di carriera. All’inizio, entrato di ruolo in Comune, Albertino era assessore, poi nel tempo è stato nominato quattro volte sindaco. Nella mia attività con la macchina amministrativa ho vissuto inoltre tante situazioni ed attuato molti interventi col verificarsi di incendi, incidenti e alluvioni, ma mai mi sarei aspettato l’evento sconvolgente della pandemia. Ora speriamo di portarcela presto alle spalle».