ll 42enne castagnolese è da due anni responsabile della gestione della più importante kermesse culturale torinese
TORINO – Torna finalmente in presenza il “Salone Internazionale del Libro” di Torino, posticipato al Lingotto da maggio a ottobre (in programma da oggi sino a lunedì 18) causa Covid. La rassegna, anche in memoria dei 700 anni dalla morte del sommo Dante (con lo slogan affibiatogli “Vita Supernova”) conterà anche del prezioso supporto del 42enne di Castagnole Piemonte Silvio Viale.
Forse i più erano abituati a riconoscergli le indubbie capacità in ambito sportivo, dato che Viale è un appassionato di calcio e allenatore dai metodi maniacali di tattica e di gioco, conseguendo con i calciatori delle varie selezioni risultati degni di nota.
Basti pensare che è stato artefice, nei suoi anni da mister, di salti di livello dalla Seconda alla Prima Categoria, ma anche dalla Prima alla Promozione dilettantistica piemontese, con risultati di grande profitto con selezioni come Beinasco, Borgaretto, Pancalieri e Saluzzo. Ultimamente non è più mister, ma rientra nella dirigenza del Pancalieri Castagnole (per lui un ritorno).

Dal 2019 Viale ha poi ottenuto un altro bel traguardo, non a livello sportivo, ma lavorativo. Si è assunto infatti il ruolo di presidente dell’ “Associazione Torino, La Città del Libro”, all’interno della gestione del servizio curato dalla società “Salone del libro srl”. Silvio ha tre figli: Greta, Matilde e Giulio. Nella vita coltiva la passione per famiglia, sport, cultura e lavoro.
«Durante gli studi al Politecnico di Torino – ci ha illustrato Viale – ho iniziato a occuparmi di piccoli eventi come “Carriere e Futuro”. Nel 2006, ho gestito “Lo Sponsor – Village delle Olimpiadi”, come responsabile logistico. A 28 anni ho assunto poi l’incarico di Project Manager per la famosa vetrina per i giovani in cerca di occupazione di “Io lavoro”, Successivamente abbiamo costituito la società “Eventi3”, che si occupa della parte tecnico- logistica di eventi in tutta Italia, come il “Salone del Libro” e il “Salone del Gusto” di Torino, “Slow fish” di Genova e “Più libri e più liberi” di Roma. A questa si aggiunge “Eventi5”, per cui prestiamo il servizio per la parte medico-congressuale ».
Quest’anno tornerà l’ edizione del Salone in pubblico, ecco come Viale nel periodo pre – Covid ci ha raccontato come l’ha vissuto prima da bambino e adolescente, ora invece nei panni di organizzatore: «I miei ricordi iniziali vanno ai primi anni universitari nel 2000 come visitatore. Il Salone è forse la manifestazione più importante di Torino, è un momento nel quale ti rendi conto della sua magia e del suo peso in fatto di pubblico. Come organizzatore iniziai nel 2005 nel ruolo di gestore tecnico, ora invece mi ritrovo con soddisfazione capofila organizzatore».
I suoi gusti letterari: «Per abitudini io seguo tre filoni:la saggistica in ambito professionale, la narrativa e il calcio. Come primo genere ho letto ultimamente il libro di Drucker “Tempo e lavoro: come gestirsi al meglio”, poi il libro di Culicchia “Cuore e tenebra”, mentre sul calcio il libro di preparazione atletica in ambito calcistico di Jens Bangsbo».