SAN BERNARDO DI CARMAGNOLA – “Piero e Erik“. Da padre a figlio. Da un barbiere storico al suo successore predestinato.
L’ attività, tra le più storiche della Città nel settore, situata a San Bernardo di Carmagnola, è venuta alla luce con Piero Cagliero, classe 1949, nativo di Carmagnola, ora in pensione e prossimo a compiere 72 anni il 4 dicembre 2021.
All’ età di 19 anni e, precisamente nell’aprile del 1969, Piero avvia il suo negozio di barbiere nella borgata, all’angolo di vicolo Costa, in un locale di 20 metri quadrati, di fianco allo stabile dell’allora Antico forno della famiglia Sbrana.
Eserciterà il suo mestiere in quella sede per 25 anni, fino al 1994, anno in cui si trasferirà quasi di fronte al vecchio locale, acquistando quello che è ancora l’attuale negozio, in via del Porto 157.
La stessa attività fino al 2015 è gestita solo da Piero, che poi inserisce il figlio Erik.
Quest’ultimo, dopo un’adeguata formazione e vari attestati, il 21 ottobre scorso rileva la proprietà del negozio, dopo 53 anni di attività del papà.

“Sono entrato in negozio ‘ìn punta di piedi’ sin da ragazzino e devo tutti i meriti della mia professione al compianto storico barbiere Carlo Sandri, mancato 10 dieci anni fa, che è stato il primo a credere in me e volermi suo collega. – afferma commosso Piero – Carlo, classe 1931, mi ha dato molto umanamente e professionalmente parlando, eravamo anche amici e condividevamo tanti momenti sociali insieme. Rimarrà sempre nel mio cuore. Negli anni ’60 guadagnare 2000 lire alla settimana erano ai tempi ‘soldoni’ e mi appagava. Da quel momento, innamorato davvero di questo lavoro, decisi di intraprendere la strada del barbiere, con passione e applicazione”.

“Ogni volta che entro nel negozio ho la sensazione che quest’ambiente è stato, rimane e rimarrà il ‘mio paradiso’. – prosegue – Ringrazio il mio caro fratello e il mio principale di allora per avermi sostenuto in tutto e per tutto all’inizio della mia avventura. Nel 1994 mi trasferii in quella che è l’attuale sede, Erik aveva pochi mesi. Qualche anno fa chiesi proprio a mio figlio se avesse voluto vedere, senza impegno, cosa avevo costruito con due semplici forbici e con il solo titolo della quinta elementare. Non gli impedii ovviamente di proseguire i suoi studi, lo lasciai libero di scegliere. Ora è contentissimo e ‘innamorato’ del mestiere, proprio come il sottoscritto. Durante la mia attività ho conosciuto una bella clientela, con cui ho avuto degli ottimi rapporti, ci siamo ‘coccolati’ come in famiglia. Per un anno intero, inoltre, ho formato molto volentieri un ragazzo, Mattia Simonetta, nell’arte della barba e dei capelli e a lui rivolgiamo un forte in bocca al lupo per il suo futuro in questo mestiere del barber shop. Il mio grazie generale va a tutti per la stima e l’affetto di tutti questi anni. Ma, finchè la forza me lo concederà, sarò comunque ancora coadiuvante di mio figlio”.
(Informazione redazionale)