È ancora bufera sul caso Cammarata che ha visto il vicesindaco carmagnolese essere raggiunto da un avviso di garanzia in merito alle indagini su una serie di falsi certificati medici per ottenere in anticipo la pensione che avrebbe coinvolto alcuni insegnanti.
Una questione che è stata dibattuta nella riunione che serve a preparare l’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale dell’11 gennaio e che ha visto il rigetto da parte del Presidente Alberto Filiberto di una mozione, su questo argomento, presentata dalla coalizione «Carmagnola Insieme».
Una nuova polemica politica in quanto, per la seconda volta nella storia politica recente, in consiglio comunale viene negata ogni possibilità di discutere su delle vicende riguardanti l’esponente di Fratelli d’Italia, dopo la questione della lettera contro l’uso delle mascherine a scuola.
«A seguito della notizia che riguarda l’inchiesta sulla truffa dei certificati medici falsi ai danni dell’INPS, che vede interessato anche il vicesindaco Alessandro Cammarata – scrivono i consiglieri comunali della coalizione Carmagnola Insieme – abbiamo presentato una mozione in vista del prossimo Consiglio Comunale. Il fine era sollecitare l’attenzione su una vicenda dai contorni ancora poco chiari e chiedere al Sindaco Gaveglio di sospendere Alessandro Cammarata dall’esercizio delle sue funzioni di Assessore all’Istruzione fino al momento in cui la Magistratura non avrà chiarito la sua posizione.
Tuttavia il Presidente del Consiglio Comunale Filiberto Alberto ha ritenuto di non ammettere la mozione all’ordine del giorno in quanto non rientrerebbe tra gli argomenti di competenza del Consiglio ai sensi dell’art. 47 comma 1 e 2 del Regolamento del Consiglio Comunale. È un modo elegante, ma nemmeno troppo, per dire che il Consiglio Comunale non è competente a vigilare sull’attività dell’Amministrazione, in particolare sulle deleghe e sull’operato degli Assessori, e che solo al Sindaco, a quanto pare, spetti questa competenza. Preso atto che per l’ennesima volta è stata evitata preventivamente la discussione di un atto proposto dalla minoranza, Carmagnola Insieme condanna la motivazione assolutamente pretestuosa avanzata per bloccare la richiesta: il compito di un consigliere comunale, infatti, è proprio quello di controllare che le attività della Giunta siano sempre chiare e in nessun modo questo diritto deve essere negato.
Risulta quindi molto grave che, a seguito della richiesta di delucidazioni in merito a una faccenda così seria quanto scomoda, l’attuale Amministrazione abbia deciso di censurare nuovamente le voci di chi vuole semplicemente maggiore chiarezza sui ruoli e sulle posizioni di chi dovrebbe rappresentare la cittadinanza».
È stata invece accetta una interrogazione di Roberto Frappampina (“Il futuro di Carmagnola”) sullo stesso tema, firmata anche dai consiglieri di centrosinistra e che verrà discussa martedì prossimo. Una polemica che continuerà nei prossimi giorni e che rischia di far tornare Carmagnola sulla ribalta della cronaca