POIRINO – Lunedì 24 gennaio, dalle ore 10 alle ore 12, presso il Salone Teatro Italia a Poirino, si terrà l’appuntamento con “Lavoro, vivo, scelgo”, progetto già attivo sul territorio chierese che mirerà a valorizzare dei programmi speciali per l’inclusione socio – lavorativa di persone con disabilità. Inclusione che per altro è stata stabilita con un certo vigore e convinzione dalla Convenzione Onu, poi divenuta legge numero 3 del 2009, all’ articolo 27.
Punto saldo della questione è “il diritto al lavoro delle persone con disabilità su base di uguaglianza con gli altri”, con un’attività da loro liberamente scelta.
Verranno invitati per questa giornata gli esponenti del mondo produttivo, artigianale e commerciale, al fine di coinvolgere persone con disabilità intellettiva o relazionale all’interno delle loro aziende.
L’incontro, accolto dalla padrona di casa, il sindaco Angelita Mollo, è promosso dal Comune di Poirino, in collaborazione con l’Associazione Vivere e appoggiato dalle agenzie formative Ciofs (Centro italiano opere femminili salesiane), agenzia ed Engim. A sostegno dell’iniziativa anche la Città Metropolitana, l’ Università di Torino e il Centro di studi per i diritti e la vita indipendente, nonché il Consorzio dei Servizi Socio Assistenziali del Chierese.
Ad organizzare e spiegare alcune peculiarità del prossimo appuntamento la volontaria dell’associazione Vivere, Clara Salvador, che segue direttamente questo progetto.

«Le persone con disabilità (che variano dalle patologie intellettive alle relazionali) hanno il diritto di essere inserite, ad esempio anche solo con semplici mansioni, nel mondo del lavoro, riducendo quindi le barriere, quelle che letteralmente sono il “muro duro” da abbattere. Oltre a un tutor interno che le stesse aziende devono avere obbligatoriamente all’interno del proprio organico, le realtà lavorative possono dotarsi di tutor esterni a sostegno dell’individuo in base al tipo di disabilità. – spiega Salvador – L’obiettivo generale dell’incontro, oltre alle note difficoltà della pandemia, è spiegare bene alle aziende in che modo queste categorie di persone possono essere inserite. Il fine ultimo è sensibilizzarle affinchè queste possano reperirne alcune all’interno del loro contesto. Questi individui devono lavorare non in luoghi separati, ma negli stessi luoghi dei colleghi».
«La sindaca – aggiunge -con grande enfasi ha voluto appoggiare questa iniziativa, forte già di sue precedenti collaborazioni. Molte aziende non per una loro “cattiva volontà”, ma per una “non conoscenza”, a volte non valutano questa possibilità di inserimento».
Una breve cronistoria dell’associazione Vivere: «È un’associazione di volontari e famiglie con persone con disabilità, operativa da ben 32 anni, che ha tre sedi: Chieri, Pino Torinese e Santena. Grazie a dei bandi regionali abbiamo avuto poi anche la possibilità di estendere dei progetti su Poirino. Le varie situazioni riconducono a delle persone con disabilità, per lo più intellettive, difficili da collocare, ma nulla è precluso, Inoltre doveroso ricordare che dall’aprile 2020 con il lockdown sono susseguite una serie di attività on line che hanno coinvolto e stanno coinvolgendo tanti nostri ragazzi, anche di Carmagnola. Ci riteniamo un’associazione “ad ampi tentacoli”. Inoltre abbiamo creato soggiorni in alloggi, attraverso gruppi di tre persone alla volta che vivono socialmente e concretamente attività pratiche come la cucina e azioni quotidiane, rispondendo ai bisogni, anche delle nuove generazioni, di autonomia e vita indipendente».