La procura della Repubblica di Asti ha aperto un’indagine relativa all’asta pubblica che nel 2019 ha portato alla vendita dell’ex mattatoio in via San Francesco di Sales. Venerdì scorso, le fiamme gialle sono arrivate in municipio per acquisire alcune documentazioni relative alla compravendita dell’edificio.
Perquisiti anche diversi uffici comunali, tra cui quello del vicesindaco Alessandro Cammarata. Per il momento non sarebbero stati emessi gli avvisi di garanzia, ma le indagini sono ancora sotto stretto riserbo.
È probabile che l’andamento di quell’asta sia sotto la lente di ingrandimento, per alcune modalità che i magistrati vogliono approfondire, tra cui anche l’importo scritto sui contratti. L’asta si è chiusa a fine 2019 con l’acquisto dell’ex macello per 688mila euro.
A spuntarla fu una società immobiliare di Torino. Il Comune, qualche mese prima dell’apertura del procedimento, aveva demandato ad uno studio tecnico della città una perizia asseverata, in modo da valutare con esattezza il bene. L’importo di 688 mila euro è risultato essere di molto inferiore alla prima stima di oltre due milioni di euro, che fu fatta nel 2009 quando per la prima volta si cominciò a parlare di cedere l’ex mattatoio.