Dura polemica dell’Anpi di Carmagnola contro il Comune, in merito all’organizzazione del “Pranzo della Liberazione”. L’associazione ha infatti diffuso una nota, in cui spiega come palazzo civico si sarebbe messo di traverso per “ostacolare” in qualche modo la riuscita dell’evento. Spiega l’Anpi: “Questo pranzo lo volevamo fare in una delle piazze cittadine, ma purtroppo non è stato possibile. Qualcuno ha infatti deciso di metterci i bastoni tra le ruote, nonostante da tanti anni lo si fosse sempre fatto in un clima di collaborazione con il Comune”.
Viene spiegato poi l’accaduto nei particolari, secondo la ricostruzione dell’associazione: “Ad inizio aprile, grazie ad un illuminato consigliere di maggioranza, abbiamo appreso che il pranzo era ritenuto un evento “divisivo e tendenzioso” e per questo l’attuale amministrazione decideva di non supportare nè patrocinare l’iniziativa. In un secondo momento ci è stato proposto di cambiare nome all’iniziativa e di fare un 25 aprile all’insegna della Pace in Ucraina. In questa maniera sì, ci sarebbe stato il supporto tecnico-logistico da parte del Comune”. In buona sostanza, no ad una manifestazione solamente dedicata ai partigiani. “Dopo una rapida consultazione interna – sottolinea Anpi Carmagnola -, abbiamo declinato l’offerta, rendendoci disponibili sin da subito a trovare un’altra data per un evento legato alla situazione ucraina. Il 25 aprile e la guerra in Ucraina sono temi che meritano entrambi la massima attenzione: mischiarli come fosse una moneta di scambio ci sembrava un’operazione ambigua alla quale non eravamo disposti a prestarci. In risposta siamo quindi stati invitati a procedere autonomamente, senza appoggio comunale”.
La decisione finale è stata quella di spostare l’evento a casa Frisco: “Arriviamo al 15 aprile (con il weekend pasquale di mezzo) a dover provvedere in autonomia a contattare gli uffici comunali per i vari permessi, sapendo già di essere oltre i tempi consentiti dalla legge (per determinati permessi il preavviso dev’essere di almeno 15 gg lavorativi, se non 30), ma decidiamo comunque di provarci. Giunti alla sera del 19 aprile con l’urgenza di una comunicazione da promuovere e consapevoli che non avremmo ricevuto alcuna risposta positiva, decidiamo quindi di tagliare la testa al toro e di chiedere ospitalità a Casa Frisco, In pochi minuti ha acconsentito ad accoglierci (e ringraziamo per il gesto). Pensiamo fosse doveroso raccontae questa storiella per farvi capire come sia difficile, nel 2022, avere la collaborazione del nostro Comune per l’organizzazione di un pranzo, durante una giornata di Festa Nazionale come il 25 aprile. Ne avremmo fatto volentieri a meno dell’ennesima polemica, dell’ennesima difficoltà dell’affrontare questo tema, ma a quanto pare a qualcuno questa giornata proprio non va giù”.
Il Comune, stando alla comunicazione ufficiale sul sito istituzionale, ha organizzato una serie di momenti ufficiali per il 25 aprile. Il programma della cerimonia istituzionale: prevede alle ore 10 l’ingresso nel cimitero capoluogo, con commemorazione al primo campo e presso il cimitero ebraico. Partecipazione prevista della Comunità Ebraica di Torino. Alle 10:45 organizzazione del corteo con la Società Filarmonica: dal Cimitero capoluogo, via S.F. di Sales, corso Sacchirone, fino ai Giardini Municipio. Alle 11 omaggio al cippo commemorativo degli ex Internati e alle 11,20 in piazza Sant’Agostino cerimonia ufficiale con alzabandiera e onori ai caduti. Discorso del Sindaco e dell’Oratore Ufficiale Anpi. Chiuderà il concerto della Società Filarmonica. Nessuna traccia del pranzo Anpi.