«Commercio e Manifestazioni devono camminare fianco a fianco e supportarsi nel loro sviluppo. Il rilancio del paese? Una priorità»
Rilanciare il paese dopo la pandemia, con una guerra che, seppur distante, ha delle ripercussioni importanti anche sul nostro sistema economico, è l’obiettivo di Domenico “Mimmo” La Mura, assessore al Commercio e alle Manifestazioni del Comune di Carmagnola, a cui abbiamo chiesto di tracciare un bilancio dei primi otto mesi di mandato.
Da ottobre dell’anno scorso a oggi, come si è trovato nel ruolo di assessore? In che modo si è rapportato con il resto della Giunta, i consiglieri e gli uffici?
«Essendo stato per 15 anni consigliere, conoscevo già la macchina amministrativa. Tuttavia questa è la mia prima volta come assessore, un ruolo che sicuramente ha le sue responsabilità dal momento che richiede di rapportarsi con diverse realtà, avere a che fare con gli uffici, affrontare i problemi e cercare di risolverli. Posso dire però di essere stato fortunato: nelle ripartizioni che seguo ho trovato persone collaborative, sempre pronte a dare una mano e a guidarmi in caso di necessità».
Quali sono stati i primi passi che avete mosso nell’ambito del commercio?
«Grazie all’investimento della Regione Piemonte, è stato possibile portare a termine, nel giro di poco tempo, la creazione del Distretto urbano del Commercio (Duc). Si tratta di uno strumento chiave per il rilancio e la valorizzazione di questo settore. Sicuramente ci consentirà di realizzare importanti opere strutturali. Il nostro inoltre è stato uno dei primi Comuni ad adoperarsi per la sua attivazione. E una volta riconosciuto, ci siamo subito messi all’opera per definire i primi progetti».
E ora a che punto siamo? Interventi programmati e di prossima realizzazione?
«Recentemente, abbiamo portato a casa circa 75 mila euro. Una grossa fetta di questo finanziamento arrivato dalla Regione la useremo per rifare tutta l’illuminazione di via Valobra (50 mila euro). I restanti soldi invece sono già stati impiegati per la costruzione del Duc e per seguire tutta la parte formativa. L’intervento di riqualificazione nel centro storico verrà realizzato prima della fine dell’anno».
Com’è cambiato in questi mesi l’assetto organizzativo delle manifestazioni cittadine?
«Abbiamo cercato di apportare delle novità un po’ in tutte le manifestazioni, che sono state potenziate in modo da renderle maggiormente appetibili e attrarre visitatori. Il nostro intento sin da subito è stato quello di coinvolgere le attività commerciali del centro e delle zone più periferiche, senza lasciare indietro nessuno. Non dobbiamo dimenticare che usciamo da una pandemia, che ha comportato delle conseguenze, limitando o cancellando molti degli eventi solitamente in programma. È necessario quindi continuare a lavorare per il rilancio della città, far sì che commercio e manifestazioni vadano sempre di pari passo e si supportino a vicenda nel loro sviluppo. Per questo, nonostante le difficoltà e i maggiori costi che graveranno sul Comune da qui ai prossimi mesi, a causa dello spettro della guerra, ci impegneremo per portare avanti i nostri progetti. Fortunatamente a Carmagnola ci sono molti sponsor pronti ad appoggiarci. L’importante è proporre prodotti di qualità».
Concretamente, come si è lavorato per garantire lo sviluppo in parallelo di commercio e manifestazioni?
«C’è stato un grande lavoro da parte degli uffici, delle attività locali e delle associazioni di categoria. Adesso ci aspettano delle sfide importanti. Abbiamo in mente infatti di allargare gli orizzonti, di spostare le manifestazioni anche nelle periferie, un po’ come già stiamo cercando di fare con i Giovedì sotto le Stelle. Vorremmo andare a toccare altri assi commerciali e borghi quali San Bernardo e Salsasio. L’obiettivo è cercare di far girare l’economia e far conoscere e valorizzare delle realtà fino ad ora rimaste un po’ nascoste».
Come stanno andando i Giovedì sotto le Stelle? E la Notte Bianca in via Torino ha avuto successo?
«I Giovedì stanno andando molto bene. Man mano che le serate proseguono, l’afflusso di gente aumenta, anziché diminuire. Ciò significa che stiamo proponendo degli intrattenimenti di interesse, in grado di avvicinare un pubblico variegato. La Notte Bianca in via Torino invece è stata un banco di prova, ma ha funzionato. Il risultato è stato sorprendente e i commercianti sono rimasti soddisfatti. Ci auguriamo di poterla riproporre anche nei prossimi anni».
Oltre al potenziamento delle manifestazioni, quali sono i prossimi obiettivi da raggiungere?
«In questi mesi stiamo lavorando molto per rafforzare i mercati che sono importantissimi per Carmagnola. Abbiamo formato la commissione del Mercantico e adesso, insieme agli uffici e alla stessa commissione, stiamo cercando di studiare delle soluzioni per aumentare il numero di espositori e migliorare al tempo stesso la qualità degli oggetti in vendita. Accanto al Mercantico, ci auguriamo di potenziare i mercati del mercoledì e del sabato, in modo che siano sempre più fruibili per i cittadini e produttivi per chi vi partecipa con il proprio banco».
E la Fiera del Peperone? Cambierà anche lei?
«Il format rimarrà quello collaudato con tanti ritorni e alcune interessanti novità come lo stand della robotica, che sono state presentate in anteprima a Torino lo scorso giugno e su cui stanno lavorando le ripartizioni Commercio, Manifestazioni e Agricoltura del Comune, in collaborazione con numerose realtà del territorio. Il Foro Festival invece sarà seguito per il primo anno da un direttore artistico».
Prima di settembre ci saranno altri appuntamenti?
«In sinergia con la Giunta e consiglieri Mallamaci e Degl’Innocenti stiamo preparando la festa della birra, che si terrà a fine luglio, sempre al Foro di piazza Italia. Ma il nostro impegno non si fermerà di certo qui».